ROMA – Per il commissario regionale pugliese di Forza Italia, Mauro D’Attis, intervenuto oggi alla Camera per la dichiarazione di voto del gruppo di Fi del Dl Sud, “la Zes unica, la più grande d’Europa, riuscirà a richiamare opportunità a livello internazionale e nuovi investitori che potranno far affidamento sui benefici fiscali e sulle procedure amministrative semplificate. Al di là delle sterili polemiche di chi non ha concluso nulla per il Sud – dice – oggi abbiamo reso possibile un’evoluzione vera rispetto al passato: da tante Zes a macchia di leopardo, avremo un’unica grande Zona Economica Speciale per la quale, nel bilancio dello Stato, abbiamo oggi 1 miliardo e 800 milioni disponibili per il credito di imposta e mi auguro in una variazione per aumentare ulteriormente le risorse. Sono cifre eloquenti che raccontano di una visione precisa per il riscatto del Mezzogiorno che passa innanzitutto da una parola: strategia. Una strategia per la spesa dei fondi europei e una strategia per gli investimenti nelle Zes. Con questo provvedimento, peraltro, responsabilizziamo la classe dirigente meridionale, ora chiamata a fare la sua parte e a dimostrarsi in grado – chiosa l’azzurro – di gestire i fondi in modo efficiente e a raccogliere la sfida”.
Vertenza Basell, “avviare tavolo tecnico”
Nella giornata di oggi, D’Attis è anche intervenuto sulla questione LyondellBasell di Brindisi. “Avevo depositato un’interrogazione diretta ai ministri del Lavoro e del Made in Italy ed oggi ho ricevuto risposta. Come è noto, sono state avviate procedure di licenziamento per 47 dipendenti senza alcun coinvolgimento delle istituzioni locali e nazionali e la questione potrebbe avere un effetto domino su tutto il comparto industriale brindisino e pugliese. Ed è per questo che il gruppo americano avrebbe dovuto confrontarsi nelle sedi opportune prima di mettere in condizioni di crisi non solo il futuro dello stabilimento, ma quello di tante altre aziende collegate. Nella risposta all’interrogazione, i membri del governo confermano di seguire con la massima attenzione l’evolversi della vertenza del polo chimico e di essere pronti a sostenere i lavoratori interessati dalle procedure di licenziamento. Personalmente – assicura il forzista – mi attiverò affinché sia convocato un tavolo tecnico per affrontare in modo strutturale e complessivo la questione dell’industria petrolchimica brindisina”.
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