“Le accuse di truffa e di privilegi rivolte alle aziende agricole salentine dall’Ordine degli Agronomi di Puglia sono irresponsabili, ingiuste e scellerate”, afferma con rabbia e rammarico Benedetto Accogli, presidente di CIA Salento e vicepresidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia.
Accogli sottolinea che la Xylella ha rappresentato una vera sciagura per le aziende olivicole del Salento, causando danni enormi negli ultimi 10 anni. Egli afferma di aver combattuto strenuamente per ottenere risorse necessarie sia per contrastare l’ulteriore avanzata della Xylella che per ripristinare il potenziale produttivo distrutto.
Accogli risponde alle accuse di accentrare finanziamenti a scapito di altre zone pugliesi, definendo tale insinuazione come una “guerra tra poveri” che non fa onore a chi l’ha lanciata. Sottolinea che gli agricoltori salentini hanno subito enormi danni, con alcuni imprenditori che non hanno retto alla sofferenza causata dalla Xylella. Accogli nega categoricamente l’idea che combattere contro un batterio che ha devastato milioni di ulivi sia un privilegio, sottolineando gli sforzi e i sacrifici delle aziende supportate dagli agronomi leccesi.
Il presidente di CIA Salento fa appello alla solidarietà regionale, affermando che sono stati loro a chiedere alla Regione Puglia di dare priorità alle zone più colpite dalla Xylella. Egli respinge l’accusa di favoritismo, dichiarando che nessuno si è arricchito e che tutte le aziende cercano di impegnarsi per la ricostruzione dell’agricoltura salentina. Accogli evidenzia anche l’eccezionale svantaggio competitivo subito dal Salento negli ultimi anni a causa della diffusione del batterio, sottolineando la necessità di risorse per la ricostruzione.
Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, si unisce alle dichiarazioni di Accogli, esortando gli agricoltori pugliesi a rimanere uniti. Sicolo riconosce che la Xylella è un problema enorme e propone soluzioni concrete a livello internazionale per supportare la ricerca scientifica e trovare efficaci rimedi per restituire ai territori colpiti il potenziale produttivo perduto. La sua visione è quella di una Puglia che lotta insieme, senza divisioni territoriali, per affrontare le sfide del settore primario.
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