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Volley, sprofonda la Prisma Taranto: ultimo posto e retrocessione

I rossoblu dicono addio alla Superlega dopo 5 stagioni

Taranto saluta la Superlega dopo cinque stagioni: il verdetto arriva al termine di una gara combattutissima, con il 3-2 di Verona e la vittoria di Monza che condanna la squadra ionica.

Dopo cinque anni di emozioni, sudore e battaglie indimenticabili, la Gioiella Prisma Taranto dice addio alla Superlega. Il verdetto arriva al termine di una partita combattuta fino all’ultimo pallone contro la Rana Verona, che si impone 3-2 al PalaMazzola (21-25, 31-29, 27-25, 17-25, 12-15), e con la contemporanea vittoria al tie-break di Monza che condanna la formazione ionica alla retrocessione.

Un epilogo amaro per la Prisma, che ha dimostrato ancora una volta il suo valore, lottando con orgoglio e cuore, ma che ha dovuto cedere sotto i colpi di una Verona determinata a chiudere la stagione regolare con un piazzamento favorevole ai playoff scudetto.

Il match

Taranto parte bene nel primo set, ma Verona riesce a rimontare e chiudere sul 21-25 grazie a un super Keita. Il secondo set è una battaglia infinita, con la Prisma che annulla più set-point e riesce a spuntarla 31-29 con una prova di carattere. Nel terzo parziale i ragazzi di Boninfante si esaltano, portandosi avanti nel punteggio con un tiratissimo 27-25.

Verona, però, non ci sta e nel quarto set alza il livello, lasciando poco spazio a Taranto e chiudendo con un netto 17-25. Si arriva così al tie-break, con i veneti più lucidi nei momenti chiave: decisivi ancora una volta Keita e Mozic, con la Prisma che cede 12-15, sancendo la retrocessione in A2.

L’analisi del dg Vito Primavera

A fine partita, Vito Primavera, direttore generale della Prisma, esprime tutta la sua delusione: “Abbiamo disputato un girone d’andata ottimo, chiudendo con dieci punti e il quartultimo posto. Poi nel ritorno abbiamo avuto un calo e non siamo riusciti a gestire le difficoltà. Sul finale ci siamo rimessi in carreggiata, vincendo contro Monza e giocando una grande partita oggi, ma purtroppo non è bastato. Questa retrocessione fa malissimo, soprattutto dopo cinque anni di battaglie incredibili. È una grande delusione anche per il presidente Bongiovanni e la dottoressa Zelatore, che non meritavano questo epilogo. Avevamo un bel vantaggio, ma non siamo riusciti a mantenerlo”.

Un capitolo che si chiude, ma la Prisma non si arrende

Quella della Prisma Taranto non è solo una retrocessione: è la fine di un ciclo che ha regalato emozioni indelebili ai tifosi. La promozione, le salvezze conquistate con le unghie e con i denti, le sfide epiche contro avversari di altissimo livello. La Prisma ha scritto una pagina importante nella storia del volley tarantino, dimostrando che con il sacrificio e la passione si può competere con i migliori.

Ora la società dovrà riorganizzarsi e guardare al futuro con determinazione, perché ogni fine è un nuovo inizio.

Gioiella Prisma Taranto-Rana Verona 2-3 (21-25, 31-29, 27-25, 17-25, 12-15)

Gioiella Prisma Taranto: Zimmermann 2, Held 14, Alonso 7, Gironi 22, Hofer 24, D’Heer 10, Luzzi (L), Alletti 1, Rizzo (L), Lanza 0, Hopt 0, Paglialunga 0. N.E. Balestra, Fevereiro. All. Boninfante.

Rana Verona: Abaev 6, Mozic 19, Cortesia 4, Keita 35, Sani 2, Zingel 7, Ewert 13, D’Amico (L), Spirito 0, Bonisoli (L), Vitelli 6. N.E. Chevalier, Jensen, Zanotti. All. Stoytchev.

Arbitri: Cesare, Brunelli.

Durata set: 27′, 34′, 32′, 23′, 18′; tot: 134′.

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