L’opposto Lorenzo Sala, giovane promessa azzurra, si racconta tra passioni, aspettative a Taranto e l’esempio pallavolistico del padre Andrea.
– Cosa ne pensi dello staff tecnico? Conoscevi Mastrangelo e Andriani?
“Non conosco direttamente coach Mastrangelo, ma ho sentito tanto parlare di lui e ho avuto l’opportunità di confrontarmi con Tim Held, che è stato il suo giocatore a Reggio: mi ha detto che è una persona fantastica con cui mi troverò bene. È un allenatore che ti capisce e dal mio punto di vista è una caratteristica molto importante per un coach. Per quanto riguarda Andriani, non ho ancora il piacere di conoscerlo, lo farò non appena sarò a Taranto.
– Cosa ne pensi del team che si è formato?
“La rosa è molto competitiva, possiamo sicuramente raggiungere i nostri obiettivi e, chissà, magari qualcosina in più. Un po’ di ambizione non ha mai fatto male, sono sicuro che il gruppo andrà forte”.
– Cosa ami fare nel tempo libero?
“Da appassionato di sport li seguo un po’ tutti. Trascorro gran parte del tempo libero con la mia ragazza, ci piace conoscere e scoprire posti nuovi”.
– Qual è il giocatore di volley a cui ti ispiri?
“Non ce n’è uno in particolare. Ho avuto l’opportunità di giocare con Nimir Aziz e penso che da una come lui si possa solo imparare, visto che è uno degli opposti più forti al mondo attualmente. Ho imparato tanto anche da Bruno, ma seguo come esempio mio padre Andrea: è stato e sarà per sempre il mio giocatore preferito”.
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