BARLETTA – È stata rimossa nella giornata di mercoledì la scritta «Viva Turetta», una delle numerose frasi che hanno suscitato sdegno e preoccupazione tra gli studenti del Liceo Classico “Casardi” di Barletta. Il messaggio inneggiante all’assassino di Giulia Cecchettin, al quale si sono uniti diversi insulti sessisti e misogini sulle pareti adiacenti, è stato cancellato su indicazione della dirigente Serafina Ardito, che martedì mattina aveva sporto denuncia contro ignoti e, dopo una lunga attesa all’esterno dell’ufficio di presidenza, ha rilasciato ai microfoni della nostra redazione una dichiarazione di condanna del gesto.
Le forze dell’ordine continuano ad indagare sull’accaduto, dopo la scoperta delle frasi scritte nei bagni del Casardi. I messaggi sono comparsi in una delle due toilettes femminili, recentemente trasformata in bagno maschile per far fronte alla temporanea inagibilità dei servizi igienici riservati ai ragazzi dell’istituto. Resta la discrepanza tra le due versioni: quella della preside, che non esclude la responsabilità di soggetti esterni durante la Notte dei Licei dello scorso venerdì, e quella della comunità studentesca, che invece avrebbe notato alcune delle scritte già nella giornata di giovedì, alle quali se ne sono aggiunte altre sabato.
Dopo il sit-in di martedì mattina e in vista dell’assemblea d’istituto convocata per mercoledì 16 aprile, la frase pro-Turetta è stata cancellata. Resta aperta la caccia all’autore, dopo i numerosi messaggi di sdegno per la scritta e di vicinanza alla comunità studentesca da parte delle istituzioni e delle associazioni del territorio.
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