Antonio Rogazzo, nuovo tecnico della Virtus Francavilla, è stato presentato questo pomeriggio alla stampa dal vicepresidente Tonino Donatiello e dal direttore sportivo Francesco Montervino.
Le parole di Donatiello: “Volevo ringraziare Ciro Ginestra e il suo staff per il lavoro. Sono contento di avere al mio fianco Rogazzo, che di certo non scopro io, avendo anche esperienza internazionale. A lui auguro buon lavoro per quanto farà fin dal primo allenamento. Per noi è una giornata importante, si apre un nuovo capitolo e andremo avanti per migliorare tanti aspetti. Il direttore sta svolgendo un ottimo lavoro e proseguiremo con lui. Di Rogazzo ci hanno parlato benissimo tutti, ci siamo informati e con lui c’è stato un impatto importante”.
Così Montervino: “Siamo qui in un momento particolare della stagione. È passato metà anno a sostituire un allenatore che dall’inizio dell’anno ha fatto grandissime cose. Va ringraziato Ginestra, un po’ per l’affetto nei suoi confronti ma anche per il lavoro svolto a livello tecnico in questa città. È stato poco capito, perché va ricordato che abbiamo cambiato tutto in estate. Partire da zero punti e fare 31 punti nel girone d’andata non era così semplice. Il calcio non è un gioco semplice, ma abbastanza complesso. Oggi presentiamo il nuovo allenatore, scelto prettamente da me e condiviso dalla proprietà e dal presidente, che mi ha mostrato ancora una volta stima, fiducia e autonomia. Ha grandi qualità e sono convinto possa migliorare il percorso fatto fin qui. È un campionato anomalo e con tante protagoniste, chi avrà più pazienza da qui alla fine avrà la meglio. Dobbiamo essere convinti e predisposti a portare avanti un solo obiettivo: quanto successo nelle ultime settimane non mi è piaciuto, non mi pesa essere giudicato. Ma devo essere giudicato per quello che farò. Ho voluto Rogazzo perché ritengo le sue qualità tecniche importanti, è un competente, ha grandi qualità e valori umani. Ha fame di vincere, come tutti noi. Mi auguro da questo momento in poi ci sia unità d’intenti. E che vi piaccia o no, questa è la mia scelta. Ne parleremo a maggio, a fine campionato. Vorrei positività, quanto successo lo scorso anno non riguarda questo gruppo. Do un benvenuto a un in bocca al lupo a Rogazzo e al suo staff”.
Le dichiarazioni di Rogazzo: “Qualche messaggio di benvenuto affettuoso mi è arrivato, ringrazio il vicepresidente e il direttore per le belle parole spese nei miei confronti. È tutto da guadagnare. Mi auguro di essere all’altezza della squadra che mi è stata affidata, dalle prime valutazioni è una formazione importante. Spero di trovare positività. Quando c’è un esonero, è vero, c’è sempre qualcosa di negativo. Chi mi ha preceduto, Ginestra che non conosco ma è mia personale opinione è un ottimo allenatore, lascia in eredità cultura del lavoro, identità e 31 punti. Che non sono pochi, ma tanti in un torneo che ancora deve prendere il largo. È tutto ancora aperto, ringrazio il club per l’opportunità”.
“Ho visto diverse partite della Virtus. È una squadra che ha espresso un buon calcio per tante partite. Non voglio cambiare molto. Ha valori fisici e tecnici importanti. C’è qualcosina da migliorare. Abbiamo 31 punti, ma è vero che nelle ultime undici partite sono arrivate 6 sconfitte e qualche crepa è arrivata. Voglio ricreare l’entusiasmo di una squadra che inizialmente mi è sembrata imbattibile. È un grande stimolo essere qui per vincere il campionato, l’obiettivo è quello e adesso lavoreremo. Il 4-3-3? La squadra ha fatto 7/8 vittorie con quel modulo, compresa la Coppa. È il mio sistema di gioco di riferimento, con questa squadra ci si può divertire ma noi non dobbiamo divertici: dobbiamo vincere. Sceglierò una strada definitiva e quella sarà fino alla fine. Non si possono perdere determinate partite, bisogna portare a casa un punto in ogni modo in gare che non si riescono a vincere. Nell’esperienza in Cina non sono stato solo vice di Cannavaro, ma ho allenato anche la seconda squadra del Guangzhou. Il calcio asiatico non è molto lontano dal nostro modo di farlo”.
Riprende la parola Montervino sull’esonero di Ginestra: “Il rapporto che ci sia stima non significa che non possa fare il mio lavoro. Dopo la sconfitta di Nocera ci sono state valutazioni. Ho sentito negatività attorno all’ambiente, contro il Nardò abbiamo fatto un gran calcio. Nelle ultime undici ne abbiamo perse 6, indubbiamente poi bisogna mettersi davanti allo specchio e capire qual è la situazione migliore. Ne ho parlato con il presidente e con il mister, nella lealtà delle cose. Lo satep successivo è stato sulla scelta dell’allenatore, io prendo persone che conosco come lavorano. I tecnici vincenti non esistono, sono chiacchiere: con una squadra forte, può vincere qualunque allenatore. Questo è un gruppo forte, non c’era bisogno di stregoni. Credo che la nostra scelta sia stata quella giusta. Rogazzo e Ginestra sono due persone simili sotto l’aspetto tecnico, sono allenatori da campo, ma diversi sull’aspetto mentale. Rogazzo ha qualche anno in più, molta più serenità e che oggi serve al gruppo. Ginestra spesso è rude, anche nella presentazione gli dissi che lo volevo sorridente, di togliere la maschera. Rogazzo, invece, lo vedo molto più sereno. Mi piace molto anche Antonio, non volevo una squadra che stravolgesse il lavoro”.
Il diesse sul mercato: “Non ci siamo mai fermati, la volontà di questa proprietà di rinforzare la squadra senza badare a spese, è il segno tangibile del progetto. I soldi del presidente vanno rispettati, ho sempre avuto un budget molto importante che negli altri anni sarebbe bastato per poter vincere il campionato. Se gli altri hanno fatto follie, a noi non interessa. Ci siamo fermati perché c’è stato un cambio tecnico, aspettiamo le indicazioni dell’allenatore. In base alla strada da intraprendere, prenderemo qualche innesto. Ad altri calciatori è già stato comunicato di essere sul mercato e lo facciamo in base alle nostre volontà, non di quelle in generale. Decidiamo con attenzione chi può servire e chi no. Attendo valutazioni tecniche”.
Donatiello sull’assenza del presidente Magrì: “Mi aspettavo questa domanda. Non ho peli sulla lingua, siamo stati capaci di rovinare una famiglia e un presidente, una persona che ha sempre avuto la passione per la città. Abbiamo sbagliato, ho sbagliato, solo un anno. Abbiamo rovinato la famiglia di un imprenditore voluto da tutta Italia e sono rammaricato di questo. C’è tanta delusione. Abbiamo visto dieci anni di Coppa Campioni, non di calcio. Noi facevamo i campionati solo per l’Ostuni e finiva lì, abbiamo vinto con il Pescara, con l’Avellino, il Lecce, il Catania e il Bari. Io ho un numero di casa, siamo stati capaci di massacrare una famiglia che ha dato tutto per questo club. Magrì lo vogliono a Brindisi, a Lecce, a Pescara, a Taranto. Ha la maglia cucita addosso come me, possono criticarmi tutti. C’è gente che vuole fare l’allenatore, chi vuole il calciatore come dice lui. Questo siamo diventati a Francavilla. Siamo stati abituati troppo bene, la colpa è nostra. Qui non si sa nemmeno il regolamento sugli under. Capisco anche il dolore della retrocessione, ancora non dormo la notte, ma alzo la testa la mattina. Ha ragione il presidente. Io non leggo il social, oggi a questo tavolo manca una persona che sta spendendo una marea di soldi. Ha rafforzato il capitale per investire ancora, stiamo parlando di cifre importanti. Questo è un campionato difficile, conosco la Serie D e lo avevo detto sarebbero serviti 2-3 anni per risalire. Oggi ci sono 6-7 città importanti, da Nocera ad Andria passando per Matera, Casarano e Martina. Non è facile vincere, noi tutti insieme possiamo farcela. I tifosi possono darci una mano. Il Casarano ha avuto 8-9 rigori contro anche per le grida e l’arbitro fischia da solo; qui il campo è vuoto. Siamo stati capaci anche di aver avuto un rigore e che ci è stato tolto dal guardalinee. Ringrazierò i ragazzi della Curva, che sono sempre qui. Sembriamo l’unica squadra d’Italia a giocare a porte chiuse”.
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