Una nuova Virtus Francavilla. Almeno nell’abito tattico che Roberto Occhiuzzi le ha cucito addosso all’esordio sulla panchina biancazzurra contro il Brindisi. Un 3-4-3, forse, mai visto negli ultimi anni, se non a gara in corso con Artistico punta centrale nel tridente offensivo, Macca a sinistra e Polidori a destra. L’obiettivo era quello di avere la squadra sempre con il baricentro alto, che recuperasse immediatamente il pallone. Perché, dice il tecnico, l’ideale è avere sempre almeno tre attaccanti con un centrocampista che esce in pressione. Emblematico, poi, il cambio al 68’: fuori il regista Fornito, con l’arretramento di Macca, e dentro un altro attaccante Giovinco, a testimonianza della mentalità offensiva, coraggiosa e propositiva del nuovo tecnico francavillese.
Una Virtus che, dunque, in un colpo solo sfata il tabù derby in questo campionato, si aggiudica prima storica partita contro il Brindisi tra i pro’, allunga a +5 sulla formazione avversaria e avvicina la zona salvezza, con il Sorrento quindicesimo a un passo. Ma soprattutto torna il sorriso, quello di una squadra e di una città che attendevano da tempo una svolta. La mano di Occhiuzzi si è vista già e chi ben comincia è a metà dell’opera.
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