Ciro Ginestra, tecnico della Virtus Francavilla, ha presentato così il match di domani contro il Matera: “Il quoziente di difficoltà più elevato lo abbiamo noi. Il Matera ha una squadra importante per la categoria, è intervenuta attrezzandosi in maniera decisa in queste settimane. Noi dobbiamo rispettare l’avversario, però abbiamo l’obbligo di fare una partita per vincere, vogliamo fare una prestazione importante. Il risultato è frutto del lavoro collettivo, se abbiamo la forza e la voglia di poter fare questo faremo una grande gara. Resta un impegno complicato, contro una rosa importante e che può stare nel gruppetto sopra”.
Un solo pareggio in campionato: “Abbiamo sempre uno spirito per cercare di vincerle le partite. Abbiamo approcciato alle gare senza pensare minimamente di accontentarsi. Con l’avvenimento dei tre punti, le partite si giocano in questo modo. Quando non riesci, bisogna essere bravi a non perderle e forse siamo stati poco bravi in quello. Ci manca qualcosa dal punto di vista della gestione, se penso alle gare contro Martina e Palmese. Dobbiamo guardare a noi stessi: vincendo non c’è bisogno di guardare agli altri”.
Sui singoli: “Pinto è indisponibile, Sirri è recuperato. Taurino c’è. Abbiamo qualche problemino dietro con i difensori, ma domani valuteremo e sceglieremo la formazione migliore per caratteristiche contro una squadra verticale come il Matera”.
Sul mercato: “A me non piace parlare di questo. Andrei a parlare di calciatori che oggi ho a disposizione. Non ho bisogno di niente, ho un gruppo forte e che mi ha dato tanto. Questa è la verità. Tutto è migliorabile nel calcio, ma bisogna essere bravi e intelligenti. Il 22 luglio siamo partiti che non ci conosceva nessuno, forte sulla carta ma completamente nuova. Abbiamo fatto un lavoro straordinario fin qui, dovremo puntellare soprattutto negli uomini nel caso: non dovremo sbagliare in questo. Il presidente e il direttore sono i numeri uno in questo, l’aspetto umano può fare la differenza in questo mercato di dicembre. Siamo tutti della stessa idea, la società si farà trovare pronto. Io oggi non mi sento di dire questo, fino al 22 dicembre sono tutte finali e dovremo provare a vincerle tutte, con il sangue agli occhi. Dobbiamo fare più punti possibili”.
Sul modulo e la difesa a tre: “Il nostro non si può chiamare 3-5-1-1 con Spavone, Sosa, Arrighini, Pinto. È un 3-3-4, anche domenica con Pinto l’idea era di dare un’impronta offensiva. Sono tutti calciatori propositivi. Lo facevamo anche quando giocavamo a quattro con De Nova. Non mi piace di parlare di numeri, ma di occupazione degli spazi. Negli ultimi trenta metri ancora non siamo cattivi come vorrei. “.
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