BARI – Erano le 17,59 quando un rumore sordo sconvolse Palermo. Una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo al plastico venne fatta esplodere in via D’Amelio al civico 21, sotto casa della mamma del giudice Paolo Borsellino che – in quella calda domenica di luglio – stava salendo per andarle a fare visita. Trentadue anni dopo Bari commemora quella che fu definita La strage di via D’Amelio, l’attentato di stampo terroristico-mafioso in cui persero la vita il magistrato siciliano e cinque agenti della scorta. Le celebrazioni dapprima sotto la targa toponomastica della strada che porta il nome di Borsellino e Falcone; poi davanti al murale fatto realizzare dalla Uil Puglia sulle mura delle ex casermette, laddove entro il 2026 sorgerà il nuovo parco della giustizia del capoluogo.
potrebbe interessarti anche
Puglia, magnete irresistibile per gli ospiti stranieri
Puglia, Vito Tisci rieletto presidente Lnd Puglia
Aperto bando per Parco Agrisolare: 250 mln per imprese agricole del Sud
Domenico Accettura eletto nel consiglio nazionale della FMSI
Corato, operaio folgorato in cantiere: non è in pericolo di vita
Uneba, inadeguata proposta di rinnovo contrattuale: i motivi