Si è concluso, nella tarda serata di giovedì 20 marzo, con un’intesa solo parziale il vertice Ue dedicato al piano di riarmo. I leader europei hanno trovato un accordo sulla difesa, ma restano profonde divisioni sul debito comune e sugli strumenti per finanziare l’aumento delle spese militari.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha ribadito che il Libro Bianco sulla difesa «ha un nome che dice tutto, Prontezza 2030», sottolineando che il piano punta a finanziare anche infrastrutture, mobilità militare, cybersicurezza e comunicazione. Tuttavia, il dossier è stato rinviato al vertice di giugno, che seguirà quello della Nato.
Sul piano geopolitico, Viktor Orban si è smarcato dal sostegno a Kiev contro l’aggressione russa, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato i leader a non allentare la pressione su Mosca. In questo clima di incertezza, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato per il 27 marzo a Parigi una nuova riunione dei ‘volenterosi’.
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