Appello ai deputati e ai senatori pugliesi dalle organizzazioni sindacali SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL di Puglia in merito a una questione che “in questi giorni avrà inevitabilmente un impatto su centinaia di lavoratori pugliesi, oltre che 1500 in tutta Italia”.
”Il passaggio nel Mercato Libero dal Mercato Tutelato di ENEL sta producendo timori e paura per centinaia di nostre famiglie regionali coinvolte nelle realtà interessate di Network Contacts (Molfetta) e Covisian (Taranto) – spiegano -: vi chiediamo pertanto di evitare di votare, venerdì in Parlamento, il testo del DL ENERGIA, in particolare il comma 6 dell’articolo 9, con cui viene soppressa la tutela occupazionale per i lavoratori attualmente impegnati nelle aziende di call center operanti sul Mercato Tutelato”.
”In particolare viene proposta l’abrogazione della norma, già votata da questo Parlamento lo scorso maggio, con cui appunto era prevista la salvaguardia con “clausola sociale” di questi lavoratori nel momento del passaggio dal Mercato Tutelato al Mercato Libero – sottolineano -. Vi chiediamo pertanto di prendere un impegno pubblico, nei confronti dei lavoratori e delle famiglie pugliesi, che indichi con chiarezza come si intende risolvere e affrontare quella che potrà divenire una drammatica situazione”.
”È veramente contraddittorio questo emendamento che vorrebbe abrogare una norma votata solo pochi mesi fa. Non vorremmo che lobbies e gruppi di interesse abbiano la meglio sulla collettività e i diritti delle persone: ecco perché riteniamo che i rappresentanti pugliesi di tutto l’arco istituzionale riportino la sofferenza del nostro territorio e indichino con chiarezza se si schierano dalla parte di chi fa grandi profitti o delle famiglie che invece hanno bisogno di continuità occupazionale. I margini per salvaguardare i perimetri occupazionali ci sono”, concludono SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL
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