La Salernitana si avvicina, il Bari si prepara. Come? Mister Moreno Longo riflette e analizza il match dell’Arechi di domenica così: “Novakovich con Lasagna? Vedremo, giocare con due punte è una soluzione e noi ce le abbiamo. In base alla gara capiremo chi ci potrà tornare maggiormente utile e sempre mantenendo i nostri principi. Sicuramente niente paura, anche se siamo consapevoli di aver lasciato troppi punti per strada. Siamo i primi ad essere delusi e dispiaciuti, quando i risultati non arrivano diverse volte per come è stato con noi ci sono mancanze che abbiamo. Squadra, allenatore e staff devono prendersi in carico i problemi. Il fatto che si debba vincere naturalmente è un discorso giusto e potenzialmente in ogni partita sappiamo di giocarci punti importanti. La Salernitana va vissuta come un’opportunità e vincere ci farebbe vedere le cose in una maniera differente”.
Bisogna restare sul pezzo, dal 1’ al 90’. E anche oltre come dimostrano le cinque rimonte subite in campionato: “C’è da lavorare sulla testa, il problema credo sia chiaro. La squadra crea più occasioni dell’avversario o comunque sta in partita. Non ha saputo o avuto la capacità di tenere il risultato, eppure le partite si possono vincere anche 1-0. Ci è mancata sin qui quella cattiveria agonistica che ti fa portare via i punti, che ti permette di portare a casa con furbizia e scaltrezza partite sporche. La concentrazione tuttavia deve sempre rimanere alta ed i cali di concentrazione sono inaccettabili. Diverso è quando sono più bravi gli avversari e allora si può accettare”.
Il mister ritorna poi su programmazione ed obiettivi stagionali ed a lungo termine: “Sicuramente non possono bastare tre mesi per avere delle dinamiche perfette ed oliate per ottenere grandi cose. Tuttavia le opportunità per fare il salto di qualità ci sarebbero. La parola playoff non è stata buttata lì a caso perché sul campo la squadra ha dimostrato di avere buone qualità. Ora la classifica dice che stiamo a +1 sulla salvezza ma la classifica è cortissima e tutto è apertissimo. I campionati del resto non si vincono a novembre. Questo campionato è estremamente difficile anche per quelle squadre competitive e che spendono cifre folli. Qualcuna è dietro di noi anche se questo non vuol dire assolutamente nulla. Bisogna partire dalle certezze e da quelle certezze costruire. Io non credo che i playoff siano irraggiungibili ma non credo neppure ai colpi secondo cui sia impossibile incastrare tutto e subito. Sappiamo come affrontare questo periodo di rendimento. Quando riparti dai playout tutto è diverso. Io sono ripartito anche da quindici giocatori nuovi e tutto va perfezionato ed amalgamato. Gli obiettivi non si raggiungono in maniera superficiale. Sappiamo quanto sia importante per Bari stare nelle parti alte di classifica”.
Capitolo indisponibili, a rischio la presenza del capitano: “Al momento abbiamo Vicari, bisogna capire come sta perché si è fermato precauzionalmente. Non so se ci sarà, valuteremo. In difesa comunque abbiamo varie alternative, senza dimenticare Obaretin, Mantovani, Simici e gli altri. Falletti sta recuperando e Matino sta come al solito. Gli altri ci sono”.
Sugli avversari: “La Salernitana è una squadra che come il Bari ha raccolto meno di quello che potrebbe raccogliere. Ha un suo impianto di gioco, in termini di possesso palla è una tra le prime della categoria. Dobbiamo lavorare in maniera importante, dobbiamo mettere in campo tutte le caratteristiche per andare a vincere ma sappiamo benissimo che possono farci male in qualsiasi momento in avanti. Basti pensare a Verde”.
Fondamentali però sono anche i risultati e far sì che il rendimento decolli: “Per gli allenatori è difficile e dura rimanere in sella in questo calcio. L’allenatore deve pensare al presente, deve pensare alla partita attuale”.
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