È un Fasano ruggente e straripante d’orgoglio quello che a Cava de’ Tirreni è riuscito a rimontare in un tempo il passivo di due reti a zero. La squadra della selva era impegnata in casa di una delle big di questo girone, tant’è che la formazione di mister Troise era riuscita ad indirizzare la gara su binari favorevoli in poco più di 10 minuti, grazie alle reti siglate da Munoz al 26esimo e Foggia al 37esimo. Un doppio vantaggio apparentemente rasserenante, che avrebbe spezzato le gambe a chiunque, ma non al Fasano di Ivan Tisci, sceso in campo nella ripresa con tutte le intenzioni di rovinare la festa ai padroni di casa. Nella ripresa Corvino e Battista sono saliti in cattedra, pareggiando una gara che in pochi sarebbero riusciti a recuperare visto il doppio svantaggio all’intervallo. Servirà la stessa tenacia anche domenica con il Gravina, se si vorrà proteggere l’attuale posizionamento in graduatoria. I gialloblu, assieme a Molfetta e Puteolana, sono gli unici a non aver ancora vinto in campionato. Sei pareggi ed un ko, di misura, rimediato a Casarano. L’ultima gioia del Gravina risale all’ultima giornata dello scorso campionato, quando vinse (neanche a dirlo) proprio contro il Fasano. Cinque mesi dopo le due formazioni pugliesi torneranno ad affrontarsi in un derby che si preannuncia scoppiettante. Con appena cinque gol realizzati, i murgiani vantano il peggior attacco del girone H. Di riflesso, la squadra della Selva, è quella che in casa ha subito meno di chiunque altro: una sola rete incassata nelle prime tre gare interne di questo campionato. Numeri alla mano non dovrebbe esserci partita, ma la voglia di rivalsa di Goretta e compagni potrebbe dimostrarsi determinante ai fini del risultato.
[Credit Photo: Felice Losacco]
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