Valenzano: usura ed estorsione, arrestata sorella di un boss

Chiara Stramaglia, sorella di Michelangelo, boss di Valenzano (Bari) ucciso nel 2009 a 49 anni, è stata arrestata con l’accusa di usura ed estorsione nei confronti di un commerciante di Valenzano. Per il reato di usura è stato arrestato anche il figlio Francesco Giangregorio, 30 anni. I due sono ai domiciliari nella loro abitazione.

La vittima, secondo le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Bari, nel 2020 avrebbe chiesto soldi in prestito ai due per estinguere un altro debito usurario contratto con il boss Salvatore Buscemi, arrestato per il presunto scambio elettorale politico-mafioso a Valenzano, per cui sono imputati Francesca Ferri, ex consigliera comunale di Bari, e Nicola Canonico, presidente del Calcio Foggia (Buscemi ha optato per l’abbreviato).

Al commerciante avrebbero prestato 25mila euro con un tasso usurario del 5% al mese, il 60% annuo. La gip Ilaria Casu, che ha firmato l’ordinanza con cui è stata disposta la misura, ha rilevato la concreta ed “estrema attualità del pericolo di reiterazione” del reato da parte degli indagati che, nonostante fossero incensurati prima di oggi, avrebbero mostrato “capacità di delinquere agendo con spregiudicatezza”.

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