Vaiolo delle scimmie, tutto quello che c’è da sapere

L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato di aver registrato il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie, che l’Oms ha dichiarato un’emergenza sanitaria globale.

“A una persona è stato diagnosticato a Stoccolma il morbo causato dalla variante Clade 1. È il primo caso causato dal clade I a essere diagnosticato al di fuori del continente africano”, ha affermato l’agenzia in un comunicato.

”La situazione sembra seria, ma non c’è motivo di allarmarsi: il rischio di infezione è basso. Siamo ben preparati e i servizi sanitari dispongono di buone procedure in materia. È una malattia conosciuta. Ci sono vaccini e abbiamo vaccini in magazzino”, ha sottolineato il ministro della salute svedese, Jakob Forssmed. Lo riporta l’agenzia svedese Tt.

Cosa è il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie, noto anche come Monkeypox, è una malattia virale rara causata da un virus appartenente al genere *Orthopoxvirus*. Nonostante il nome, il vaiolo delle scimmie colpisce diversi animali, tra cui roditori e altri mammiferi, e il contagio agli esseri umani può avvenire attraverso il contatto con animali infetti o il consumo di carne contaminata. In alcuni casi, la trasmissione può avvenire anche tra esseri umani, principalmente tramite contatto diretto con fluidi corporei, lesioni della pelle o oggetti contaminati, ma anche attraverso droplet respiratori.

Sintomi e gravità

I sintomi del vaiolo delle scimmie sono simili a quelli del vaiolo umano, sebbene in genere più lievi. Questi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, gonfiore dei linfonodi e una caratteristica eruzione cutanea che evolve in lesioni simili a vesciche. La maggior parte dei casi tende a risolversi spontaneamente entro due o quattro settimane, ma in alcuni casi possono verificarsi complicanze più gravi, specialmente in persone con sistema immunitario compromesso.

Situazione in Italia

Il primo caso di vaiolo delle scimmie in Italia è stato segnalato nel maggio 2022, in linea con un improvviso aumento di casi segnalati in Europa e in altre parti del mondo, al di fuori delle aree endemiche dell’Africa occidentale e centrale. Da allora, i casi in Italia sono aumentati, ma il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) hanno implementato rapidamente protocolli di sorveglianza e contenimento.

Secondo le fonti più recenti, la situazione in Italia sembra essere **sotto controllo**. Le autorità sanitarie hanno lavorato per tracciare i contatti dei casi confermati e mettere in atto misure di isolamento per evitare la diffusione del virus. Inoltre, in Europa e in Italia sono state approvate e distribuite dosi di un vaccino contro il vaiolo delle scimmie, basato su un vaccino antivaiolo che offre una certa protezione anche contro questo virus.

Prevenzione e gestione

Oltre alla vaccinazione, la prevenzione del vaiolo delle scimmie si basa su pratiche igieniche, come il lavaggio frequente delle mani, l’evitare il contatto con animali potenzialmente infetti e con persone sintomatiche. Il Ministero della Salute ha emesso raccomandazioni per i viaggiatori e per coloro che potrebbero essere esposti al virus, consigliando di evitare il contatto con animali selvatici nelle aree endemiche e di adottare misure precauzionali.

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