Savrio Sticchi Damiani - Pres. US Lecce

US Lecce, Sticchi Damiani: “Stoppare subito la politica dell’odio”

Lecce – Il presidente dell’US Lecce Saverio Sticchi Damiani ha voluto fare il punto in maniera molto diretta facendo il punto sull’attuale momento della società:”Per la prima volta nella  nostra gestione dobbiamo affrontare un tema che per la prima volta abbiamo il piacere di affrontare: le plusvalenze. Sembra che sia nato e stia crescendo un gruppo di persone che arrivano a dire che adesso con le plusvalenze i soci, il presidene e tutta la società si arrischisce.”. “In giugno 2024 abbiamo approvato il nostro nono bilancio; ovvero il nono bilancio consecutivo, quindi nove su nove, in cui la distribuzione di utili per i soci pari a zero. Siamo l’unica società che non percepisce compensi, tranne per il dottore Mencucci. Si potrebbe prendere questi bilanci e osservare la voce “conferimenti dei soci del club”. In questi nove anni dalla C alla A si arriva a diverse decine di milioni. Di conseguenza è leggittimo sperare di poter recuperare un euro dei soldi messi; al momento, però, questa è solo una speranza. Una speranza che magari poteva avvcinarsi ma con i miei soci ci siamo messi intorno e abbiamo scelto per il bene dell’US Lecce di allontanare quel gionro per creare il centro sportivo.”. “Questo è un film che ho già visto in altre piazza e anche qui a Lecce. Se inizia la politica dell’odio che tende poi a distruggere è un politica pericolosissima che porta l’odio a crescere e la proprietà a domandarsi se ne vale ancora la pena di andare avanti. Io e i miei soci vogliamo svegliarci la mattina e poter pensare solo al bene della squadra.”. “Questa situazione guasta il clima per compiere un’impresa che non è affatto facile. Per raggiungere un’obiettivo che rappresenterebbe un traguardo storico, bisogna poter competere con i giganti sfruttando al massimo le nostre energie per quell’obiettivo.”. “Il terzo anno rappresenta un anno killer proprio nel calcio perchè nascono questi problemi e gli stessi giocatori si sentono arrivati; ma noi sapremo bene spiegargli nuovamente che una corsa in meno non sarà accettata”.

Il presidente poi fa il punto sul mercato: “Sicuramente abbiamo fatto delle operazioni importanti: Pongracic è stato ceduto per 15milioni ma va tolto un 37% per precedenti commissioni; per Gendrey invece dobbiamo riconoscere il 25%. In totale invece il Lecce incasserà circa 17milioni pagati tra i due e i tre anni. Gendrey è stato un capolavoro sebbene arriverà dalla tanto criticata LIgue 2. Perchè stiamo andando sul mercato francese? Semplice, perchè al momento il calcio francese è in crisi a causa del mancato accordo con i diritti televisivi e di conseguenza le società francesi devono abbattere i monte ingaggi. Tornando a Gendrey, quando abbiamo vinto il campionato di Serie B, l’area tecnica decise di puntare su di lui e non su Calabresi andando incontro a tante critiche eppure, alla fine, abbiamo avuto ragione per quanto concerne la visione a lunga gittata. Il giorno di Lecce – Atalanta arriva un’offerta scritta da parte dell’Hoffeneheim per 7,5 milioni tre ore prima della partita. Offerta pervenuta in maniera corretta da parte della società tedesca ma noi abbiamo rifiutato sino a quello che sapere, ovvero l’offerta di 10 milioni.”. “Pongracic al termine dello scorso campionato ci dice che doveva tutto al Lecce. Non a caso l’unico campionato in cui gioca 35 partite è stato quello del campionato scorso. Lui, in maniera leggittima, ci dice che tante squadre lo vogliono e noi, ovviamente, gli diciamo che se le società saranno corrette con noi come lo sono state con lui le trattative andranno a buon fine.”. “Alla fine noi abbiamo mantenuto tutti, tranne perdere solamente loro due e Blin che abbiamo valutato alla fine del suo percorso prendendo Pierret sul quale abbiamo fatto una valutazione tecnica che secondo noi può dare anche più. Poi abbiamo “perso” Almqvist e Piccoli che erano a fine prestiti: li abbiamo sostituiti con Dorgu in qualità di esterno e Rebic in avanti. Rebic è stata una trattativa portata avanti per un mese. Portare avanti la trattativa con Rebic per un mese in totale silenzio mediatico è un orgoglio enorme. Rebic è stato valutato a 360° in maniera puntigliosa. Così per l’operazione Bonifazi sono state fatte valutazioni accurate.”.

L’ultimo affrontate dal presidente Saverio Sticchi Damiani ha poi fatto una riflessione sulla famosa asticella: “L’asticella più alta non vuol dire che quest’anno dobbiamo puntare all’Europa League, bensì che quest’anno il campionato è più difficcile, soprattutto per quello che riguarda noi, ovvero la salvezza. Chi è salito dalla Serie B ha possibilità econiche enormi e quindi noi dobbiamo poter rispondere in una certa maniera per raggiungere il nostro unico obiettivo che è quello della salvezza. L’asticella vuol dire che l’allenatore se si gira in panchina troverà dei titolari e non dei ragazzini come accadeva il primo anno di Serie A.”.

Per quanto concerne la questione stadio il presidente Sticchi Damiani ha rivelato che tra un po’ inizierà la gara d’appalto per l’azienda che si occuperà dei lavori: “Noi siamo degli spettatori interessati che attendono di scoprire i tempi e chi si occuperà dello stadio. Io pretenderò però che i lavori no nandranno a indebolire al capienza del via del mare.”

 

About Author