“L’istituzione del Corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Taranto, ospitato nella ex Banca d’Italia, si aggiunge ai tre corsi di laurea delle professioni sanitarie che attualmente si tengono nella Cittadella della Carità, in condizioni strutturali precarie. Non solo gli spazi destinati alle lezioni sono inadeguati, ma anche l’organizzazione risulta carente”. Lo scrive in una nota Renato Perrini, capogruppo regionale di Fratelli d’Italia.
”All’inizio dell’anno, la Giunta regionale ha approvato uno schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari per potenziare il corso di Medicina e Chirurgia, istituendo un nuovo Dipartimento biomedico a Taranto. La Regione ha garantito una copertura finanziaria di 53 milioni di euro per l’intero corso, dal primo al sesto anno, impegnandosi inoltre a stanziare ulteriori 30 milioni per la realizzazione del polo didattico presso il nuovo ospedale San Cataldo. Tutti i corsi di laurea hanno ricevuto dall’Anvur un accreditamento provvisorio”, aggiunge Perrini.
“Tuttavia, nel Bilancio 2024 sono stati stanziati solo 51,5 milioni di euro per l’intera programmazione del corso di Medicina, distribuiti su 18 anni. Per l’anno in corso è prevista una dotazione di 1,3 milioni di euro, ma non ci sono informazioni sulla programmazione del piano assunzionale per docenti, ricercatori e tecnici, né per le clinicizzazioni di oncologia, ortopedia e nefrologia. Non sono stati attivati i reclutamenti né assegnate le cattedre per medicina e le professioni sanitarie, né completate le clinicizzazioni previste”, continua il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia.
“Alla luce delle gravi carenze di personale, è indispensabile migliorare l’assistenza e la cura dei cittadini con personale altamente specializzato. È necessaria un’azione combinata per affrontare l’emergenza sanitaria del capoluogo ionico e formare nuove leve. Pertanto, è stato richiesto che il presidente Emiliano, l’assessore alla Formazione e Lavoro, il Direttore Generale Asl TA, il Rettore dell’Università di Bari, e il Direttore del Dipartimento Salute riferiscano in Commissione Sanità sui prossimi passi”, conclude Renato Perrini.
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