BARI – Più fondi da investire in spazi e aule studio per studenti, oltre che a laboratori didattici. E ancora 148 nuovi docenti, con un’età media inferiore rispetto agli scorsi anni e una capacità di spesa che permette di ampliare l’offerta formativa con sei nuovi corsi – di cui uno a Taranto e in chimica industriale – e una risposta concreta alle esigenze del territorio. In ultimo, tasse, con modello isee lasciato a 26mila euro, ed esenzioni per i 100 e lode e pagamento della tassa regionale. Il tutto con un occhio attento al genere.
L’Università di Bari si apre al futuro e presenta quello che sarà il prossimo anno accademico, 2023/2024, con l’auspicio di confermarsi nuovamente un ateneo fortemente attrattivo e dalla variegata offerta formativa che guarda con attenzione anche alle esigenze del territorio, delle imprese e del terzo settore, che hanno richiesto corsi specifici per colmare i vuoi professionali con specifici nuovi profili.
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