Turisti USA scelgono l’Italia per cucina e buon vino, non per cultura

Triplicati in un ventennio i vacanzieri a stelle e strisce nel Belpaese, spendono 6,5 miliardi

Il 90% dei turisti americani indica cibo e vino italiani come il motivo di scelta per passare le proprie vacanze nel Belpaese, con l’enogastronomia che si piazza in testa alla classifica delle “bellezze” più gettonate dai vacanzieri a stelle e strisce.

E’ quanto emerge da un’indagine realizzata da Coldiretti e dalla piattaforma specializzata I Love Italian Food (Ilif), associazione no profit che ha come mission far conoscere e difendere la vera cultura enogastronomica italiana nel mondo.

L’indagine è stata realizzata su un campione di oltre mille cittadini statunitensi che hanno visitato il nostro Paese e diffusa al Summer Fancy Food 2024, il più importante evento fieristico nordamericano dedicato alle specialità alimentari, a New York City presso il Javits Center dove Coldiretti è presente insieme a Campagna Amica e Filiera Italia in collaborazione con Ice.

Cibo e vino in testa alle preferenze. Secondo l’indagine Coldiretti/Ilif, alla richiesta di indicare i tre motivi principali di scelta della vacanza in Italia, cibo e vino hanno ottenuto il 90% delle preferenze superando nettamente arte e cultura (77%) e storia e archeologia (65%), che precede le bellezze naturali (61%). Al quinto posto le visite a parenti e amici (55%). Tra le esperienze enogastronomiche più gettonate, gli assaggi dei piatti tipici delle varie regioni, al secondo posto le visite ai mercati contadini locali. A seguire, degustazioni guidate di cibo e vino, lezioni di cucina italiana e pasti nei ristoranti “stellati”.

Gli americani investono in qualità. L’indagine conferma come i vacanzieri a stelle e strisce abbiano un budget elevato e prestino particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione, a cui destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza, rileva Coldiretti. Quella dei turisti americani è dunque una presenza sempre più importante per la bilancia turistica nazionale: il numero dei visitatori negli ultimi venti anni è più che triplicato, arrivando a superare, nel 2023, la cifra di 4 milioni di arrivi, tornando vicini ai livelli pre-pandemia, per una spesa di quasi 6,5 miliardi di euro.

Dopo il viaggio in Italia, cambiano le abitudini alimentari. Gettonatissimi anche i souvenir enogastronomici: il 77% degli intervistati afferma di aver riportato negli States almeno un ricordo della vacanza italiana da mettere in tavola o regalare a parenti e amici. E secondo l’indagine Coldiretti/Ilif, l’incontro con la cucina italiana e con i prodotti della Dieta Mediterranea producono effetti che vanno al di là del semplice prodotto messo in valigia. Il 32% dei turisti statunitensi dichiara di aver modificato in modo sensibile le proprie abitudini alimentari dopo il viaggio in Italia, il 6% di averle completamente cambiate. Non a caso, l’olio extravergine d’oliva si piazza in testa alla classifica dei prodotti della Dieta Mediterranea più consumati, davanti a frutta e verdura, pesce, pasta e vino rosso.

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