Nel 2024, in Italia si stima che saranno diagnosticati circa 390.100 nuovi casi di tumore, un dato stabile rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, la buona notizia è che la metà di coloro che si ammalano è destinata a guarire, grazie ai progressi nelle terapie e alla diagnosi precoce.
Un altro dato positivo è la diminuzione della mortalità tra i giovani adulti: dal 2006 al 2021, i decessi per cancro sono scesi del 21,4% nelle donne e del 28% negli uomini. Particolarmente rilevante è il calo dei decessi per carcinoma polmonare, che è diminuito del 46,4% nelle donne e del 35,5% negli uomini.
Il rapporto “I numeri del cancro in Italia 2024” evidenzia anche una crescente prevalenza di persone che vivono dopo una diagnosi, con circa 3,7 milioni di cittadini ancora in vita dopo la malattia. Questo dato è il riflesso dei miglioramenti nei trattamenti e nelle diagnosi. Tuttavia, restano sfide importanti, tra cui i fattori di rischio comportamentali e ambientali, come il fumo, che continuano a contribuire all’insorgenza di tumori. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, sottolinea l’importanza di investire nella prevenzione, soprattutto attraverso stili di vita sani e una maggiore adesione agli screening oncologici.
Il carcinoma mammario è il tumore più diagnosticato, seguito da quelli al colon-retto, polmone, prostata e vescica. Nonostante il miglioramento della sopravvivenza, la lotta contro il cancro richiede continui sforzi, tra cui una maggiore attenzione alla prevenzione e all’adozione di stili di vita salutari. Nel 2023, si è registrato un aumento della partecipazione agli screening, ma persistono disparità territoriali, con il Sud che presenta tassi di adesione inferiori rispetto al Nord e al Centro.
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