In poco più di cento giorni estivi sono stati eseguiti 521 interventi: è il bilancio dell’attività chirurgica dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari, che non ha subito arresti nei mesi estivi ma ha registrato numeri in aumento. L’incremento degli interventi eseguiti tra il 1mo giugno e il 18 agosto, infatti, è del 10% rispetto allo stesso periodo del 2022.
“Questa estate abbiamo tenuto le sale operatorie a regime – afferma Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari -. I numeri degli interventi danno la cifra del lavoro e dell’impegno costante di medici e infermieri, che non hanno chiuso per ferie, ma hanno garantito a tutti i pazienti le migliori cure. In un’ottica di continuo miglioramento e di ottimizzazione dei percorsi di cura, è importante utilizzare al massimo le sale operatorie e i macchinari, adoperandosi nell’attività ambulatoriale 365 giorni l’anno”.
Nello specifico, il reparto di Chirurgia toracica si è distinta con 119 interventi ad alta complessità chirurgica, seguita da Chirurgia senologica con 105, Chirurgia plastica con 91, Chirurgia ginecologica con 75, Chirurgia generale con 59, Chirurgia urologica con 51 e Chirurgia otorinolaringoiatrica con 21. Il trend si registra anche per le prestazioni ambulatoriali, ovvero visite, esami e terapie. Se nel 2019 erano 729mila, siamo passati alle 918mila del 2022 e si prevede di arrivare a 1 milione e 27mila nel 2023, con un aumento del 40% rispetto al periodo pre-pandemico.
“Nonostante le ristrettezze economiche e strutturali, e senza pregiudicare il diritto alle ferie, stiamo lavorando per avere un istituto più efficiente e più flessibile, anche negli orari”.
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