LAVELLO- Avrebbe acquistato un cellulare da un noto sito online presentando falsa ricevuta di avvenuto bonifico di 700 euro, ma il venditore lo ha denunciato ai carabinieri che si sono presentati a casa fingendosi postini.
Un 22enne di Lavello è stato arrestato in flagranza per il reato di truffa aggravata ed evasione, perché quando hanno suonato alla porta, il giovane, ristretto anche ai domiciliari, non era in casa.
La denuncia sporta dal venditore di Pavia
In particolare, le indagini dei carabinieri sono scaturite dalla denuncia querela sporta, presso un ufficio di polizia di Voghera (Pavia), da un cittadino della provincia di Pavia che, dopo avere pubblicato su un noto sito on-line l’avviso relativo alla vendita di un telefono cellulare, ha ottenuto come attestazione di pagamento la ricevuta di un bonifico bancario per l’importo di 700 euro risultata essere falsa.
La simulazione dei carabinieri finti postini
I carabinieri della stazione di Lavello, fintisi postini, hanno simulato la consegna del telefonino al truffatore che, al momento del ritiro, è stato tratto in arresto in flagranza di reato.
L’uomo, per il quale vale, naturalmente, la presunzione d’innocenza, dovrà rispondere, inoltre, anche del reato di evasione, in quanto all’atto del ritiro del pacco, si è trovato fuori dalla propria abitazione, in violazione della misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto per altra causa.
Il risultato operativo conseguito non è da considerare come estemporaneo ma il frutto di una convinta e massiccia campagna di informazione sul fenomeno delle truffe condotta a livello nazionale dall’Arma dei carabinieri.
L’episodio descritto permette di rinnovare, ulteriormente, il suggerimento rivolto ad ogni cittadino di ricorrere, in situazioni analoghe, ai tanti comandi stazione carabinieri presenti nella provincia o, comunque, rivolgersi, con una semplice telefonata, al Numero unico di emergenza 112 della Benemerita, così da consentire di avviare tempestive risposte e interventi risolutivi.
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