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Tre operai morti in poche ore: tragedie a Napoli, in Friuli e sull’A1

Tre incidenti che riaccendono l’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

La scia di morti sul lavoro non si ferma. In meno di 24 ore, tre operai hanno perso la vita in diversi incidenti avvenuti tra Campania, Friuli Venezia Giulia e Umbria.

Nella serata di lunedì 24 marzo, a Sant’Antonio Abate (Napoli) un operaio di 50 anni, dipendente di una ditta di smaltimento rifiuti, è rimasto incastrato con il braccio e la testa in un nastro trasportatore, perdendo la vita.

In Friuli, a Maniago (Pordenone), un giovane di 22 anni di Vajont è morto nella notte mentre lavorava su una macchina per lo stampaggio di ingranaggi industriali. Una scheggia incandescente lo ha colpito alla schiena, uccidendolo sul colpo.

Infine, nella mattinata di martedì 25 marzo, un operaio di 38 anni è stato travolto e ucciso da un mezzo pesante mentre lavorava sulla carreggiata nord dell’Autostrada A1, nei pressi di Orvieto.

Tre tragedie in poche ore che riaccendono l’allarme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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