Tra l’onirico e la realtà, il sogno d’amore di Chagall a Conversano

CONVERSANO – “La felicità non è felicità senza una capra che suona il violino”, recitava Julia Robert nel blockbuster Notting Hill per descrivere la sua passione per Marc Chagall. Amore per l’arte, per la patria, per la moglie, per il mondo delle favole, infatti, è proprio il fil rouge che unisce la produzione artistica del grande artista del Novecento che arrivano in mostra al Polo Museale – Castello Conti Acquaviva D’Aragona di Conversano, nel Barese. Fino al 27 ottobre, oltre 100 opere ci trasportano nel mondo di Chagall, intriso di stupore e di meraviglia, caratterizzato da un inconfondibile stile onirico e fantasioso. L’esposizione ‘Chagall. Sogno d’amore’ raccoglie dipinti, disegni, acquerelli e incisioni dell’artista bielorusso, tra cui opere rare e straordinarie, autorizzate dalla Fondation Chagall, e provenienti da collezioni private, che consentono di ripercorrere la traiettoria artistica del pittore dal 1925 fino alla morte nel 1985. Nelle opere convivono ricordi d’infanzia, fiabe, poesie e sogni dai colori vivaci e sfumature intense, che danno vita a paesaggi popolati da personaggi reali o immaginari che si affollano nella fantasia dell’artista, un immaginario onirico in cui è difficile riconoscere il confine tra realtà e sogno.

 

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