Tommaso Gioia, consigliere per la Sanità del presidente della Regione Puglia, interviene per smentire con fermezza le affermazioni contenute in un recente comunicato stampa che accusa la Fondazione San Raffaele di aver privato i pazienti delle cure con traumi midollari, costringendoli a cercare assistenza all’estero.
Gioia chiarisce che il reparto Neurolesi Motulesi dell’Ospedale Perrino, attivato nel 2000 dalla ASL di Brindisi e dalla Regione Puglia, ha sempre operato nella struttura INAIL di Ceglie Messapica, inizialmente sotto la gestione della Fondazione San Raffaele. Nel 2009, la Regione Puglia ha regolamentato i codici riabilitativi, stabilendo la distribuzione dei posti letto tra pazienti con gravi cerebrolesioni (codice 75) e riabilitazione funzionale (codice 56).
Nel 2012, la Regione ha autorizzato 20 posti letto per pazienti spinali (codice 28), ma l’effettiva attivazione dell’unità spinale è rimasta bloccata fino al 2024 a causa della necessità di una gara per la gestione, ostacolo che la ASL di Brindisi ha cercato di superare dal 2015.
Gioia respinge l’idea che la mancata attivazione dell’unità spinale sia responsabilità della Fondazione San Raffaele, attribuendole invece carenze gestionali, mancanza di investimenti e difficoltà finanziarie. Infine, sollecita il presidente della Fondazione, Dott. Pasquantonio, a garantire il pagamento degli stipendi, della tredicesima mensilità e delle spettanze dovute a dipendenti e fornitori, sottolineando che non è giusto che siano loro a subirne le conseguenze.
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