Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha giurato al Quirinale assumendo il ruolo di ministro della Repubblica. Succede a Raffaele Fitto, nominato vicepresidente operativo della Commissione europea e commissario alla Coesione e alle Riforme. La premier Giorgia Meloni ha affidato a Foti tutte le deleghe del suo predecessore: Affari europei, Sud, politiche di coesione e Pnrr.
Le parole di Giorgia Meloni
Meloni ha definito Foti “un politico di grande esperienza e capacità, tra le migliori risorse di Fratelli d’Italia”. Ha sottolineato il suo percorso parlamentare e il valore dimostrato come capogruppo alla Camera, definendolo “un militante appassionato e coerente”. Fiduciosa, ha aggiunto: “Sono certa che saprà lavorare con determinazione per il bene dell’Italia”.
Chi è Tommaso Foti
Nato a Piacenza nel 1960, Foti si avvicina presto alla politica iscrivendosi al Fronte della Gioventù a soli 16 anni. La sua carriera inizia nel 1980 come consigliere comunale per il Movimento Sociale Italiano e prosegue con l’adesione ad Alleanza Nazionale nel 1995. Nel 1996 viene eletto deputato per il Polo per le Libertà. Ha ricoperto numerosi incarichi, tra cui quello di vicesindaco di Piacenza e presidente della Bicamerale, ed è stato rieletto in diverse legislature.
Foti si unisce a Fratelli d’Italia nel 2012, partecipando alla scissione dal PdL. Tornato in Parlamento nel 2018, nel 2022 è diventato presidente del gruppo FdI alla Camera. Oggi, il nuovo incarico come ministro segna un ulteriore passo nella sua carriera politica.
Vita privata e passioni
Nel suo sito ufficiale, Foti si descrive come una persona leale, legata agli amici, alla famiglia e alla sua squadra del cuore, l’Inter. Tra i momenti più significativi della sua vita cita la nascita della figlia Alessandra, avvenuta il 2 maggio 1992.
potrebbe interessarti anche
Welfare, a Bruxelles storie di vita e di rivincita
Automotive, Decaro: “Transizione non sulle spalle dei lavoratori”
Emiliano: ‘Se Decaro si decide a sostituirmi, la successione è pronta’
Autonomia, Emiliano: ‘Sentenza che chiude definitivamente la partita’
Consulta boccia autonomia: le motivazioni della sentenza
Forza Italia BAT, scontro tra Tupputi e Lanotte