Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Tentato omicidio di stampo mafioso a San Vito dei Normanni: riesame rigetta ricorso

SAN VITO DEI NORMANNI- Si è tenuta nella giornata del 22 luglio l’udienza del riesame presso il Tribunale di Lecce relativa al tentato omicidio di stampo mafioso e favoreggiamento di associazione mafiosa a carico di Giovanni Nigro e di Adriano De Iaco.

Leggi: Mafia, tentato omicidio a San Vito dei Normanni

Il riesame ha rigettato il ricorso presentato dagli avvocati Andrea D’Agostino e Gianmarco Lombardi, difensori dei due imputati ritenuti autori dell’agguato del 17 giugno ai danni del sorvegliato speciale Savio Gioia.

L’agguato è stato commesso esplodendo due colpi di arma da fuoco che solo fortuitamente non hanno raggiunto la vittima e che avrebbero potuto ferire i residenti della zona perché uno dei colpi esplosi è stato trovato sul balcone di un’abitazione vicina.

Il sostituto procuratore Antimafia di Lecce Carmen Ruggiero ha apportato nuovi elementi alla ricostruzione dei fatti che non hanno consentito agli indagati Giovanni Nigro e Adriano De Iaco alcuna via di scampo.

Potrebbe interessarti anche: Tentato omicidio, confermato fermo per due presunti sicari

Perché, come già scritto, nelle 32 pagine dell’ordinanza firmata dal pm Carmen Ruggiero è stato contestato anche il 416 bis, cioè l’aggravante mafiosa. Secondo le intercettazioni e gli sviluppi di altre attività d’indagine, De Iaco e Nigro sarebbero le nuove leve della frangia della Sacra corona unita riferita al gruppo Lamendola, il cui vertice, Carlo Cantanna, sconta al 41 bis una condanna per ergastolo.

La vittima del tentato omicidio sarebbe un affiliato del clan Romano- Coffa, coppia ora nella schiera dei pentiti, e l’agguato sarebbe stato messo a segno per il controllo delle attività illecite nel territorio brindisino.

Questi elementi emersi dall’attività investigativa rendono ancora più schiacciante il quadro associativo mafioso che evidenza figure chiavi della geografia criminale della provincia di Brindisi.

L’attività investigativa condotta dai carabinieri del Nor della compagnia di San vito dei normanni sta permettendo, dunque, di ricostruire in maniera chiara alcune dinamiche criminali attuali sul territorio e le relative frazioni in contrasto per la spartizione del business dei traffici illegali.

About Author