SAN SEVERO- Durante il pomeriggio del 29 settembre appena trascorso, i carabinieri della compagnia di San Severo hanno eseguito a carico di tre persone un’ordinanza di applicazione di misura cautelare (due misure di custodia cautelare in carcere e uno un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Nello specifico tale provvedimento restrittivo è stato applicato nei confronti di due uomini e di una donna di San Severo, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di estorsione tentata e di cessione di sostanze stupefacenti.
L’esecuzione dell’ordinanza in questione rappresenta il risultato di un intenso e scrupoloso lavoro di indagine portato avanti dagli investigatori dell’Arma, diretti e coordinati dalla procura della Repubblica di Foggia, i quali, a giugno scorso, appreso di un grave episodio intimidatorio posto in essere nei riguardi di alcuni soggetti residenti a San Paolo di Civitate, si sono adoperati per approfondire tale vicenda, al fine di farne emergere cause e relative motivazioni. I carabinieri sono riusciti così a portare alla luce una proficua attività di cessione di sostanze stupefacenti attuata nei confronti di un acquirente minorenne, il quale – dopo aver contratto numerosi debiti con i soggetti colpiti da ordinanza – è stato minacciato dagli stessi e aggredito altresì fisicamente al fine di recuperare la somma pretesa oltre che gli interessi maturati nel tempo contestati. In particolare, a fronte di un pagamento pattuito di 300 euro per l’acquisto di 40 grammi di hascisc, da pagare a rate di 50 o 100 euro, gli indagati avrebbero richiesto il pagamento con gli interessi di ulteriori circa 400 euro complessivi, nonostante nel corso del tempo avessero verosimilmente già percepito 600 euro dalla vittima. Al relativo diniego, in una occasione, gli autori di tale azione criminale si sono recati presso l’esercizio commerciale gestito dai genitori della vittima, minacciando di farlo saltare in aria; in un’altra occasione, invece, i tre soggetti si sono introdotti nell’abitazione degli stessi, arrivando addirittura a danneggiare anche il mobilio presente per il mancato pagamento della droga.
L’attività di indagine sviluppata dalla compagnia di San Severo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha restituito, almeno in parte, alla giovane vittima dei reati in questione, un senso di ritrovata serenità personale nonché di libertà. L’intervento dei carabinieri e della magistratura ha difatti permesso di assicurare alla giustizia i tre autori della condotta delittuosa, due dei quali sono stati in particolare tradotti presso il carcere di Foggia in regime di custodia cautelare in carcere.
I carabinieri, con un accurato appello, invitano le vittime di analoghe azioni criminali non ancora denunciate a far emergere tali fatti, superando così ogni atteggiamento di timore o imbarazzo eventualmente derivante da proprie fragilità o debolezze.
Il procedimento in questione si trova nella fase delle indagini preliminari. È doveroso, pertanto precisare che, al momento, a carico degli indagati sono stati acquisiti unicamente granitici indizi di colpevolezza, ritenuti di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari in parola. La loro posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronunzia di una sentenza di condanna definitiva.
potrebbe interessarti anche
Foggia, i Carabinieri festeggiano la Virgo Fidelis
Taranto, schiaffeggia collega infermiere al SS. Annunziata: «Mi scuso»
San Raffaele, replica Fondazione ad Asl: “Chi penserà ai pazienti?”
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Foggia, venerdì allo stadio l’ultimo saluto a Samuele
Pedopornografia, condanna definitiva: in carcere 65enne di Mesagne