“La mobilitazione avviata dai sindacati FP CGIL, CISL FP e UIL FPL continua a far sentire i suoi effetti, portando la Fondazione San Raffaele, la Regione Puglia e l’ASL di Brindisi a confrontarsi in Prefettura. Recentemente, l’ASL ha adottato una serie di decisioni volte a migliorare la gestione del Centro di Riabilitazione di Ceglie Messapica, supervisionato dalla Fondazione San Raffaele. Questi eventi segnano un cambiamento rispetto agli ultimi dieci anni”, si legge in una nota di Luciano Quarta (FP CGIL Brindisi), Flavia Ciraci (CISL FP Brindisi) e Gianluca Facecchia (UIL FPL Brindisi).
“Le organizzazioni sindacali si sono mobilitate per evitare problematiche sia per il personale sia per i pazienti, ottenendo dalla Regione Puglia l’impegno a nominare un Responsabile Sanitario che supervisionerà il trasferimento della struttura al settore pubblico, garantendo il rispetto delle normative sanitarie. La carenza di personale medico, particolarmente in alcune specializzazioni, è stata una delle principali criticità denunciate da tempo, e ha portato l’ASL a imporre alla Fondazione l’acquisizione delle figure necessarie per mantenere gli standard previsti dalla legge”, continua la nota.
“Tuttavia, i sindacati denunciano che la Fondazione, nel tentativo di ridurre i costi, sta tagliando il personale in modo non concertato, violando il CCNL di riferimento. Inoltre, emergono gravi carenze di farmaci e presidi essenziali, come i cuscini anti-decubito, che non vengono rinnovati da anni. Nonostante ciò, il personale continua a lavorare con professionalità, in attesa delle risorse necessarie per garantire un’assistenza adeguata”, spiegano i sindacalisti.
“Le interazioni tra Regione, ASL e Fondazione hanno sollevato preoccupazioni riguardo la gestione del personale, in particolare per l’inapplicabilità delle graduatorie di altre ASL al contesto di Brindisi, mentre la Legge Regionale 21/2024 garantisce l’assunzione del personale già operante. Il 28 agosto è stata indetta una manifestazione presso la struttura per denunciare le gravi interferenze della Fondazione nei confronti del personale. I sindacati chiedono l’immediata convocazione dei tavoli tecnici già concordati per tutelare i diritti dei lavoratori e riportare la struttura ai livelli di eccellenza che merita”, conclude la nota.
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