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Tensione a Ostuni: sequestrato il “CASBA” tra proteste e polemiche

Mattinata di tensione nel centro storico di Ostuni (Brindisi), dove la Polizia Locals ha eseguito un sequestro amministrativo ai danni dello storico locale “CASBA”, situato nei pressi dell’obelisco di Sant’Oronzo. Il provvedimento è stato motivato da occupazione abusiva di suolo pubblico e reiterate violazioni amministrative.

L’intervento, avvenuto sotto gli occhi di numerosi turisti, ha generato un acceso confronto tra gli agenti e il titolare dell’esercizio, il quale ha denunciato l’assenza di un mandato visibile e accusato le forze dell’ordine di uso eccessivo della forza. “Questa è violenza, questa è la mia proprietà”, ha gridato, annunciando l’intenzione di opporsi legalmente al sequestro.

Secondo gli inquirenti, il locale avrebbe occupato uno spazio ben oltre i 60 metri quadrati autorizzabili. Già nelle settimane precedenti, erano state elevate sanzioni per analoghe violazioni.

Nonostante il sequestro dell’attrezzatura esterna, la licenza del locale non è stata revocata. Il CASBA potrà quindi continuare l’attività all’interno della propria struttura.

Il proprietario, che vanta oltre trent’anni di attività, si è detto umiliato e ha puntato il dito contro le istituzioni, accusandole di accanimento. L’episodio ha acceso il dibattito tra chi sostiene il rispetto della legalità e chi vede nell’intervento un eccesso di zelo ai danni dell’identità cittadina.

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