Valentina Lodovini

Teatro dei luoghi: Valentina Lodovini omaggia Anna Politkovskaja

Attrice di cinema e teatro, volto noto del piccolo schermo in numerose serie TV fra cui Distretto di Polizia, Il segreto dell’acqua, L’ispettore Coliandro, Il commissario Montalbano, vincitrice nel 2011 del David di Donatello come Migliore attrice non protagonista e, nel 2021, Nastro d’argento come Migliore attrice di film commedia oltrechè vincitrice del Ciak d’oro nel 2009 come rivelazione dell’anno, arriva al TEATRO DEI LUOGHI FESTIVAL INTERNAZIONALE 2023, Valentina Lodovini: umbra di nascita ma cresciuta a Sansepolcro in provincia di Arezzo, la Lodovini si diploma nel 2004 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il debutto sul grande schermo arriva con Ovunque sei di Michele Placido e da allora viene diretta da alcuni dei più importanti registi del cinema italiano: da Carlo Mazzacurati a Daniele Vicari, da Anna Negri a Marco Risi, da Massimo Venier a Luca Miniero e Alessandro Genovesi.

Venerdì 7 luglio ore 21.15 nel chiostro del Rettorato, in scena A FUTURA MEMORIA dedicato ad Anna Politkovskaja la coraggiosa giornalista russa che nel 2006 ha pagato con la propria vita la ricerca di verità, libertà e giustizia, alternati alle musiche di tre compositori russi che il regime stalinista censurò con l’accusa di “formalismo”.

Nata e cresciuta a New York, figlia di diplomatici delle Nazioni Unite, Anna Politkovskaja avrebbe potuto scegliere un’altra vita: una vita di privilegi che non esigesse il coraggio di rifiutare ogni compromesso e silenzio, revisionismo e impostura; una vita che non si sarebbe conclusa nel suo assassinio nel 2006.

“Sono una reietta – scriveva Anna Politkovskaja in un saggio pubblicato postumo -. È questo il risultato principale del mio lavoro di giornalista in Cecenia e della pubblicazione all’estero dei miei libri sulla vita in Russia e sul conflitto ceceno. A Mosca non mi invitano alle conferenze stampa […] eppure tutti i più alti funzionari accettano di incontrarmi quando sto scrivendo un articolo o sto conducendo un’indagine. Ma lo fanno di nascosto, in posti dove non possono essere visti […] sono felici di parlare con me. Mi danno informazioni, chiedono il mio parere e mi raccontano cosa succede ai vertici. Ma sempre in segreto. È una situazione a cui non ti abitui, ma impari a conviverci”.

Valentina Lodovini darà voce e corpo alle idee e agli ideali di una donna non disposta a tacere, né a scendere a compromessi, che ha pagato il prezzo più alto per questa scelta: lei conosceva bene le rimozioni della storia, il silenzio che spesso si fa cadere. Non c’era un confine tra la vita e la professione, e questo è tutto dentro una delle sue più note dichiarazioni: “Io vivo la mia vita, e scrivo ciò che vedo”.

Accanto all’attrice, sul palcoscenico, Valentino Corvino e il FontanaMix String Quartet ripropongono alcune pagine della grande musica russa del Novecento con brani tratti da: Aram Khachaturian, Gayanes, Boris Lyatoshynsky e Dimitri Shostakovich

Diplomatosi in Direzione d’Orchestra con menzione speciale presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, Corvino ha diretto numerose orchestre e molte altre compagnie orchestrali e cameristiche europee, con programmi sinfonici di repertorio e con nuove produzioni originali, composizioni, orchestrazioni ed arrangiamenti originali. Ha diretto ed arrangiato progetti sinfonici crossover per artisti come The Swingle Singers, Morgan, Antonella Ruggiero, Moni Ovadia, Ben Harper oltre ad aver composto le musiche di oltre 30 produzioni di teatro, danza e cinema. 

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