ALTAMURA – Gol, palo, sofferenza, ancora sofferenza, gol e leggerezza (e un altro palo). Si può riassumere così la domenica pomeriggio vissuta dalla Team Altamura, tornata al successo non senza patemi contro un Rotonda più ostico del previsto. I biancorossi, reduci da tre pareggi consecutivi che hanno consentito al Nardò di accorciare sensibilmente, hanno subito messo le cose in chiaro, passando ancora una volta dai piedi fatati di Loiodice. Il numero dieci è troppo importante nell’economia della squadra di Giacomarro, i numeri sono da capogiro, impressionanti. A quasi 32 anni Loiodice sta vivendo, dati alla mano, la stagione al momento più prolifica della sua carriera: 21 presenze, 11 gol e 10 assist, 2 autoreti provocate, 5 corner tramutati in gol partiti dal suo scarpino magico, per una partecipazione diretta complessiva a 26 delle 36 reti realizzate dall’attuale capolista in questo campionato.
Loiodice è sinonimo di decisivo, soprattutto quando la squadra ha bisogno di essere trascinata e di rialzarsi da una flessione che poteva costare la vetta, ma anche quando gli altri protagonisti biancorossi non sono al top della forma. Contro il Rotonda la sofferenza non è mancata ma ciò che conta sono, e d’ora in poi saranno sempre e solo i tre punti. Adesso un mese di fuoco, un mese di battaglia da cui passa il sogno Serie C: si parte dal derby di Gravina, storicamente ostico per i leoni della Murgia, poi la Fidelis prima dello scontro diretto – forse decisivo – del 25 febbraio al “Giovanni Paolo II” di Nardò, per chiudere al “D’Angelo” il 3 marzo contro un Casarano che nel frattempo cercherà di recuperare il terreno perso. Contro il Rotonda la Team ha fatto il suo, ma ora si fa sul serio, il mese più importante della stagione – e della storia recente del club – comincia dal derby della Murgia.
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