TARANTO – Un’equipe di architetti neo-laureati ha effettuato un sopralluogo di due giorni a Taranto per visionare alcune delle infrastrutture più significative al fine di poter elaborare future idee progettuali.
L’iniziativa è partita nell’ambito del Workshop_Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana, legato all’Università “La Sapienza” di Roma, al Laboratorio QART del Dipartimento DiAP, guidato dalla professoressa Paola Veronica dell’ Aira che ha coinvolto un gruppo di giovanissimi architetti (under 26).
La professoressa Dell’Aira, supportata da ingegnosi collaboratori, è alla guida di un’iniziativa appassionata che dà la parola ai ragazzi, chiedendo loro di indicare le forme che desiderano per il futuro, con le idee progettuali migliori da maturare nel corso di circa sei mesi.
Guidati dal tutor Marco Addona i laureandi
Aala Cherry, Sara Al Shoibi, Alessandro D’agostino, Denisa Dulaj, Aurora Inguaggiato, Riccardo Lella, Anna Mezzalana, Alessio Perna, Ludovica Rutil, Michela Salvati, Giusy Solis, Emanuele Tomassini insieme agli architetti del gruppo Foresta e iArchitettura Alfredo Foresta, Lorenzo D’Elia,Simone Schimera e Tiziana Panareo sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Comunale di Taranto Piero Bitetti alla presenza del presidente dell’Its Logistica Puglia Silvio Busico.
Subito dopo,si sono confrontati su questioni di natura meramente tecnica con il dirigente dell’Urbanistica dott. Mimmo Netti e il geometra Giuseppe Fontanella.
Di particolare interesse il sopralluogo compiuto sulle sponde del Ponte Punta Penna Pizzone già protagonista di una proposta progettuale ciclo-pedonale ideata dal Gruppo Foresta. Ovvero, realizzare sulle sponde di Punta Penna e Pizzone un sistema di spazi attrattivi, di funzioni speciali a sfondo umano, ecologico e sociale. Pensato per le persone e solo alle persone accessibile, esso stende un tappeto di genti camminatrici al di sopra del mare su una snella e sottile pedana sospesa al Ponte Aldo Moro: è il Q45 progettato dal Gruppo Foresta, il segmento volante di una formidabile promenade mediterranea, pensata per proseguire in un ininterrotto circuito ambientale riservato alla mobilità lenta, un nastro che scorra tra natura e cultura, tra le maglie di Taranto, il suo filo verde, agevole, panoramico, narrativo.
Dal workshop ora sono attese le proposte per tornare a vivere il mare ma anche per guardare ad esso come unica vera risorsa del territorio.
potrebbe interessarti anche
Taranto, cambio al vertice della Cassa Edile. Bozzetto nuovo presidente
Gdf, presentato il Calendario Storico 2025
Martina Franca: rapina all’ufficio postale di Motolese
A Taranto “Sentieri” : progetto per un turismo inclusivo
Jago incanta Martina Franca: un dialogo tra arte e anima
Taranto, Binario Express, punto ristoro in stazione