Per combattere le torride temperature estive può capitare di togliersi la maglietta o la camicia per provare un minimo di sollievo, ma non tutti sanno che camminare a torso nudo per strada può portare anche a una sanzione.
Lo hanno scoperto dei turisti a spasso per le vie del centro di Taranto nella mattinata di domenica 20 agosto. Quando i due visitatori sono stati invitati dalla Polizia Locale a rivestirsi, hanno riconosciuto l’errore e dopo aver chiesto scusa hanno subito indossato i loro indumenti.
Ma si può camminare a petto nudo per strada? Il vestiario succinto o provocatorio, così come le nudità in pubblico, possono integrare l’illecito di atti contrari alla pubblica decenza, che un tempo costituiva reato, ma che da qualche anno è stato depenalizzato. Oggi il comportamento di chi, in un luogo pubblico, aperto o esposto al pubblico, compie atti contrari alla pubblica decenza è soggetto a una multa che nei casi più gravi può arrivare anche a 10.000 euro.
Il punto però è capire se camminare a torso nudo possa costituire realmente un atto indecente. Innanzitutto, va chiarito che per atti contrari alla pubblica decenza si intendono quei comportamenti (meno gravi rispetto agli «atti osceni» che costituiscono un diverso illecito, anch’esso però depenalizzato) che ledono il normale sentimento di costumatezza e compostezza, generando fastidio e riprovazione.
La differenza tra il reato di atti osceni in luogo pubblico e quello di atti contrari alla pubblica decenza sta in questo: i primi sono manifestazione di fatti e atti che sono attinenti alla sfera sessuale, i secondi invece sono atti puramente sconci, turpi o maleducati.
Alla luce di tutto questo, camminare per strada senza maglietta non è reato e non può neanche considerarsi un illecito amministrativo. Del resto, se non lo è in una località di mare, non può neanche esserlo in una città: non è l’aspetto geografico a trasformare un comportamento da lecito in illecito.
È vero che in determinate zone di una città, come in prossimità di chiese, scuole o centri storico-culturali, è possibile possano sussistere specifici divieti stabiliti dal sindaco. Alla fine, crediamo sia sempre e solo una questione di buonsenso e buongusto.
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