TARANTO – Non ci fu nessuna violazione alle norme paesaggistiche, tutti assolti. È quanto recita la sentenza sulla nota vicenda del “tartarugaio” realizzato, ma mai completato nella città vecchia di Taranto, la struttura si trova sulla costa nei pressi della cosiddetta “ringhiera”.
Emessa oggi la sentenza di primo grado nel processo del “tartarugaio”, la struttura fu sequestrata nel 2013 per presunte violazioni paesaggistiche, nell’udienza odierna il giudice Costanza Chiantini, ha scagionato i sei imputati che sono stati tutti assolti e disposto il dissequestro dell’edificio che torna nella disponibilità del comune di Taranto. Tra gli imputati dirigenti e funzionari del comune di Taranto, nonché il il progettista. Assolti dunque perché il fatto sussiste: l’architetto Antonio Liscio, già dirigente della direzione risanamento Città vecchia del Comune, Cosimo De Leonardis dirigente della direzione risorse del mare del Comune e co-autore del progetto «l’isola dei delfini», i funzionari comunali Pasquale Manfreda e Antonio Mancini, l’ingegner Gianfranco Tonti progettista della prima e della seconda variante, e infine l’architetto dirigente comunale Silvio Rufolo.
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