Taranto, Svolta Liberale: ‘Stacchiamo la spina al Sindaco Melucci’

“E’ una commedia horror quella che si sta consumando al Comune di Taranto dopo la presentazione della giunta “incompleta” da parte del Sindaco Melucci. La città non merita tutto questo, non lo merita la sua storia e non lo meritano i tarantini. E noi siamo pronti a dare battaglia contro questa spartizione delle poltrone”.

I consiglieri comunali Walter Musillo, Francesco Cosa e Mimmo Festinante di Svolta Liberale per Taranto attaccano a testa bassa il sindaco Melucci e la sua nuova Giunta: “L’intera impalcatura del Centrosinistra ha abbandonato il primo cittadino ed è evidente lo sfaldamento di quel che ne rimane di questa maggioranza. Siamo difronte a una nuova Giunta nata senza alcun criterio e ancora una volta a pagare per tutto questo sono i cittadini, e non possiamo permettercelo”.

”Proprio alla luce delle ultime incredibili vicissitudini al Comune di Taranto, che vedono la città ostaggio di una sempre più evidente incapacità politica e amministrativa con conseguenti ripercussioni negative sulla vita pubblica, abbiamo sottoscritto insieme alle altre forze di minoranza la mozione di sfiducia al sindaco e chiediamo che anche i nuovi arrivati sui banchi dell’opposizione facciano altrettanto per poterla inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale così come prevede dall’art. 52 del Dlgs. n. 267 del 2000 (TUEL)”, aggiungono i consiglieri di Svolta Liberale.

“Vigileremo sulla nuova Giunta, perché amiamo Taranto e siamo sicuri che alle prossime elezioni sarà il Centrodestra a prendere le redini di Taranto. Da parte nostra stiamo lavorando senza perdere tempo ascoltando i cittadini per riportare i tanti delusi al voto, aprendo un confronto costruttivo con gli altri soggetti civici del territorio e proprio in questi giorni il nostro movimento ha incontrato altre quattro movimenti del civismo jonico per iniziare insieme un nuovo ciclo per farci trovare pronti allorquando saranno trasmessi i titoli di coda dell’amministrazione Melucci”, concludono Cosa, Festinante e Musillo.

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