Fp Cgil, Uiltrasporti, Fit Cisl, Fiadel, Usb e Siuls hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti di Kyma Ambiente-Amiu, società per l’igiene urbana partecipata al cento per cento dal Comune di Taranto, che non hanno ricevuto lo stipendio di febbraio.
La società è alle prese con una difficile situazione finanziaria e i lavoratori hanno appreso solo informalmente che la retribuzione dovrebbe essere corrisposta nei prossimi giorni direttamente dal Comune. Alle 10.00 di domani, martedì 5 marzo, i sindacati terranno una conferenza stampa nei pressi dell’ingresso del cantiere autoparco dell’Amiu.
“Non è tollerabile che dopo cinque giorni dalla scadenza del termine ultimo contrattuale per il pagamento, non sia abbia alcuna comunicazione – scrivono in una nota i sindacati -. La dignità dei lavoratori di Kyma Ambiente va rispettata. Pagherà il Comune? Quando? Perchè? Quale futuro ha questa azienda? Solo licenziamenti e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori? Il contratto di servizi che fine ha fatto? Sono queste le domande che ci poniamo e le risposte che esigiamo da azienda e socio unico”.
Fp Cgil, Uiltrasporti, Fit Cisl, Fiadel, Usb e Siuls ricordano di aver chiesto in più occasioni “al sindaco e al management aziendale che la situazione di Kyma Ambiente e l’igiene urbana fossero le priorità per una città che continua a essere sporca e priva di un efficiente sistema di gestione dei rifiuti. A tutt’oggi, la crisi economico-finanziaria dell’azienda, così come la partenza della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città entro gennaio 2024 restano un miraggio”, concludono.
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