Silvia Mauro, giudice del Tribunale Monocratico di Taranto, ha assolto con formula piena lo chef di un noto ristorante e locale d’intrattenimento del centro di Taranto, accusato di aver svolto attività di spaccio di sostanze stupefacenti nella stessa attività ove prestava servizio.
Le indagini, che si erano svolte attraverso attività di appostamento e osservazione da parte della Polizia giudiziaria, avevano fatto emergere alcuni movimenti e riscontri che, secondo il Pubblico Ministero procedente, si rivelavano idonei alla formulazione della grave accusa.
Accuse che sono completamente cadute a seguito della discussione finale del processo, tenuta dal difensore dell’imputato, avvocato Mimmo Lardiello, il quale ha dimostrato, anche attraverso l’utilizzo di alcune videoregistrazioni, che non vi era alcuna attività di spaccio e al più si configurava un uso personale delle sostanze incriminate, da parte dell’imputato, per quantitativi di lievissima entità.
Il giudice, al termine di una lunga camera di consiglio, ha assolto completamente lo chef, ritenendo infondata l’ipotesi di reato. Depositate negli scorsi giorni le motivazioni.
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