TARANTO – È qualcosa di surreale quello che sta avvenendo attorno al Taranto nel corso delle ultime ore. Con una missiva a firma del presidente Marani, la Lega Pro ha chiesto al club rossoblù di indicare, quanto prima, una struttura alternativa allo Iacovone nella quale disputare il derby col Cerignola di domenica prossima ricordando che ogni ipotesi di slittamento del match è da scartare a priori, pena lo 0-3 a tavolino.
La società di Giove, dal canto suo, ha presentato invece un’istanza di rinvio della partita: i lavori affinché lo stadio venga reso nuovamente agibile sono in corso, ma non ancora terminati e lo stesso Comune, proprietario dell’impianto, ne ha già dato comunicazione al club che esclude che la gara si disputi altrove per evitare penalizzazioni ulteriori in termini di incasso e di immagine.
Le ipotesi, a questo punto, sono tre. La prima è che la Lega Pro accolga l’istanza in quanto vi è una causa di forza maggiore che impedisce la disputa della partita, la seconda è che il Taranto accetti di giocarla altrove – e in tal caso vi è l’ipotesi Potenza ma a porte chiuse – la terza, sicuramente più drastica, è che la società rossoblù rinunci alla disputa del match incassando un inevitabile 0-3 a tavolino.
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