TARANTO – Per il Taranto è tempo di decisioni tattiche. La gara contro la Casertana ha confermato quanto già si sospettava in precedenza: la squadra è sì versatile, ma fa fatica a recepire cambiamenti repentini in corso d’opera. Il passaggio dal 3-5-2, in realtà mascherato per 3-4-3 considerando la posizione più avanzata di Romano, interpretata, però, male, al 4-2-3-1 ha generato confusione, tant’è che lo stesso Capuano, nel post-gara, ha riconosciuto che, paradossalmente, il Taranto ha fatto meglio nel primo tempo.
Lunedì sera, a Potenza, si potrebbe tornare all’antico: Bifulco sconterà l’ultimo turno di squalifica, ma non è detto che lì davanti venga confermato il tridente. Più realistica la possibilità di passare al 3-5-2 con Cianci e Kanoute terminali offensivi, il tutto in attesa che il numero 14 torni arruolabile. Difficile anche la possibilità che Capuano decida di affidarsi, in partenza, al 4-2-3-1: quella della linea a quattro è un’opzione, ma senza Riggio, squalificato, sarebbe un esperimento azzardato, per di più contro un Potenza che, seppur in crisi, vanta giocatori di assoluto spessore offensivo, su tutti Caturano.
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