Taranto: sequestrati botti illegali, due arresti e due denunce

Taranto: sequestrati botti illegali, due arresti e due denunce

La Polizia di Stato intensifica i controlli sull’illecita vendita di fuochi d’artificio e materiale esplosivo, fenomeno che registra un incremento significativo durante le festività di fine anno. In quattro operazioni distinte, condotte in diversi quartieri cittadini, sono stati sequestrati grandi quantitativi di materiale esplodente. L’operazione ha portato a due arresti e quattro denunce per detenzione e commercio abusivo di esplosivi.

Controlli nei quartieri e arresti
Al quartiere Tamburi, i Falchi della Squadra Mobile hanno arrestato un 50enne pregiudicato. Durante una perquisizione domiciliare, sono stati trovati circa 100 petardi “New Rambo” per oltre 3 kg e 12 batterie da 100 colpi ciascuna, accatastati in modo pericoloso. Gli artificieri hanno rilevato la contraffazione delle etichette e classificato i prodotti come di medio-alta pericolosità.

Poche ore dopo, lo stesso personale ha individuato un trentenne residente a Statte, coinvolto in un commercio illecito di esplosivi tramite app di messaggistica. Il giovane è stato trovato con una decina di batterie esplodenti per oltre 1 kg di peso e denunciato in stato di libertà.

Sequestri di materiale pericoloso
Nel quartiere Borgo, un ventenne è stato sorpreso con 16 bombe carta, circa 80 petardi artigianali privi di etichettatura e diversi altri esplosivi per un peso totale di 16 kg. L’operazione si è conclusa con il suo arresto.

Infine, al quartiere Tamburi, la Squadra Volante ha sequestrato un grande quantitativo di materiale esplosivo, appartenente alla categoria “F2 Gruppo C”, esposto in un negozio privo delle necessarie autorizzazioni. La responsabile, una 31enne di origine cinese, è stata denunciata.

Risultati complessivi
L’azione della Polizia nelle ultime settimane ha portato al sequestro di oltre 7 quintali di materiale esplosivo, con quattro arresti e altrettante denunce. Si ricorda che tutti gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

 

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