Taranto è stata scelta per attuare un progetto che coinvolge l’intera comunità e non solo. La proposta arriva dal professor Pier Mario Biava e dal suo gruppo medico scientifico co–diretto dal dott. Stefano Ciaurelli, genetista. Si tratta di una cura che va a integrarsi a quelle tradizionali utilizzate per la cura delle malattie oncologiche come la chemioterapia e la radioterapia.
La scelta è stata motivata da due fattori. L’ultimo rapporto Sentieri del febbraio 2023 del ministero della Salute che ha individuato Taranto tra i 46 siti più inquinati con relativi riflessi sull’aumento delle patologie oncologiche non solo in età adulta ma anche nella fascia pediatrica e l’Onu che ha denominato Taranto come terra di sacrifici.
In base a tutto ciò, Biavia e la sua equipe hanno deciso di investire su Taranto sia in termini economici, finanziando le cure per la durata di un anno, che in termini di competenze medico-scientifiche con il gruppo di ricerca Vita 365 proponendo all’Azienda sanitaria locale di poter utilizzare le strutture ospedaliere del territorio e gli oncologi che già lavorano su Taranto. Tutte le spese sarebbero interamente finanziate dal Vita 365.
L’annuncio è stato fatto dal presidente dell’associazione Noi, Francesco Rapetti, che funge da ponte tra Taranto e l’equipe del professor Biava, nel corso dell’incontro con la stampa. Biava medico ricercatore in ambito oncologico e per le patologie neurodegenerative proposto di recente alla candidatura al Nobel per la medicina 2025 per le scoperte relative ai fattori di riprogrammazione e rigenerazione cellulare senza trapianto delle cellule staminali.
Utilizzando questi fattori di riprogrammazione in altri gruppi di ricerca in centri di eccellenza nell’ambito dell’oncologia come l’Humanitas di Rozzano (Mi) e La Sapienza di Roma sono stati raggiunti ottimi risultati. Un’occasione da non perdere dunque per Taranto dove purtroppo si registra un elevato numero di decessi per tumori anche in tenera età. L’ultima parola ora spetta all’Azienda sanitaria locale che dovrà decidere se accettare di portare il progetto a Taranto e dare un’occasione in più di guarigione ai malati oncologici.
Il direttore generale della Asl è già stato informato tramite pec con una corposa documentazione, non resta che attendere una risposta. Intanto il prossimo 10 aprile l’associazione Noi volerà al Parlamento Europeo con Biava e Ciaurelli per annunciare la proposta su Taranto e la possibile candidatura al Nobel di Biava per le sue scoperte epigenetiche.
Infine fervono già i preparativi per il convegno nazionale di medicina integrata del 4 maggio organizzato a Taranto dall’associazione Noi, per il secondo anno consecutivo, che si svolgerà nella sede del Dipartimento Jonico.
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