“Mercoledì 27 Luglio primo consiglio comunale della nuova, ma allo stesso tempo vecchia, amministrazione Melucci. Uno dei punti all’ordine del giorno sarà la votazione per il presidente del consiglio. Già il 13 giugno, il giorno dopo la riconferma di Melucci a Sindaco, ci sono stati i primi mal di pancia per chi dovesse adempiere a questo incarico: tra Bitetti, eletto nella seconda lista civica più votata della coalizione, e Lonoce, presidente uscente del PD. Guerra per un lauto stipendio, che a questo giro avrà un aumento sostanziale. I malumori sono stati tanti e già da subito hanno messo in subbuglio il primo cittadino. Ma il buon Melucci ha sempre un padre protettore che arriva in soccorso per togliere le castagne dal fuoco. Infatti, arriva Emiliano, che sembrerebbe offrire un posto nel consiglio di amministrazione dell’acquedotto pugliese a Lucio Lonoce (dopo gli scandali dell’ultima ora), senza che abbia competenze in merito. Basti vedere l’arresto del Senatore Ruggiero, coinvolto nello scandalo a Lecce. Se solo anche a Taranto gli incontri e le cene che avvengono sulla litoranea salentina potessero parlare, altro che “+ sinistra” ne vedremmo delle belle! La gente che il Sindaco deve accontentare è tanta. La coalizione era troppo grossa e gli spazi e i soldi dei contribuenti non sono infiniti. Basti vedere chi fa parte dei 5 staffisti: uno è un pensionato e uno è a processo per truffa nei confronti del Comune di Taranto. Ricordiamo che i suddetti consiglieri, Bitetti e Lonoce, a novembre del 2021 erano pronti a sfiduciare, insieme ai 17 consiglieri dimissionari, il Sindaco in carica, aspettando notizie da Bari prima di sancire la fine della consigliatura. Sará interessante assistere ai consigli comunali avendo affianco chi voleva sfiduciare il Sindaco Melucci. ma che poi ha pensato bene di defilarsi per trovare un posto al sole 6 mesi dopo. L’ interesse personale è il grande problema della politica italiana: il consigliere Lonoce, operaio come il consigliere Battista e Mele, non deve scordare che il suo Sindaco, il 28 ottobre 2018, voleva andare a parlare con la famiglia Mittal per far rientrare in fabbrica solo i consiglieri comunali di Taranto a discapito degli altri 2697 operai messi in cassa integrazione. La politica è altro signori, non interessi personali. Bisogna mettersi al servizio dei cittadini. (Massimo Battista, consigliere comunale di Taranto)
potrebbe interessarti anche
Premiazioni all’istituto “Mediterraneo” a Maruggio
Colpisce il collega con uno schiaffo: «Mi scuso»
Speciale ANCI Torino 2024: notizie, interviste, curiosità
Ex Ilva Taranto, autotrasportatori bloccano portineria C
Utin, nuovi accordi per affrontare carenza medici
Scalera: “ASL Taranto chiede pagamenti per disdette di anni fa, Regione intervenga”