Due pescatori sono accusati di pesca illegale di datteri di mare, inquinamento e danni ambientali. Sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Capitaneria di Porto di Taranto, su ordine del tribunale ionico e su richiesta della procura.
L’accusa sostiene che abbiano distrutto parti delle scogliere nella Rada Mar Grande del porto di Taranto, provocando alterazioni nell’ecosistema marino e danneggiando la biodiversità per estrarre illegalmente i datteri. Quest’azione mirava a un guadagno illecito dalla vendita dei datteri, potenzialmente dannoso per la salute pubblica, violando divieti internazionali, europei e nazionali sulla pesca e commercializzazione di questa specie.
Le riprese subacquee della Guardia Costiera hanno evidenziato il danneggiamento delle scogliere e la perdita dell’ecosistema marino a causa dell’estrazione illegale dei datteri dal loro habitat protetto.
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