Rinaldo Melucci

Taranto, Melucci sui Giochi: “Bene il decreto, ora avanti con le opere”

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, esprime soddisfazione per l’approvazione del secondo stralcio delle opere infrastrutturali necessarie per i Giochi del Mediterraneo 2026. Un risultato che, secondo il primo cittadino, rappresenta un passo cruciale verso la realizzazione dell’evento e testimonia la stretta collaborazione tra Governo, Regione Puglia e amministrazione comunale.

L’investimento complessivo, che ammonta a 275 milioni di euro, di cui quasi 200 milioni destinati alla città di Taranto, sarà impiegato per la costruzione e la riqualificazione di strutture sportive di grande rilievo, come lo Stadio Erasmo Iacovone, il centro polivalente PalaRicciardi e lo Stadio del Nuoto. Queste infrastrutture, sottolinea Melucci, diventeranno punti di riferimento non solo a livello locale, ma anche nazionale e internazionale.

Nonostante l’entusiasmo per il traguardo raggiunto, il sindaco rimarca che restano ancora molte sfide da affrontare. In particolare, evidenzia la necessità di ulteriori risorse per le spese correnti legate all’organizzazione degli eventi cerimoniali e all’acquisizione degli equipaggiamenti sportivi, aspetti che considera essenziali per il successo della manifestazione.

Melucci invita a superare le divisioni politiche e a concentrarsi sul bene comune, sottolineando che i Giochi del Mediterraneo rappresentano un’opportunità unica per Taranto e l’intera Puglia. Oltre a promuovere l’eccellenza culturale e l’ospitalità della regione, l’evento sarà un motore di crescita economica, in grado di generare nuove opportunità di lavoro e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Infine, il sindaco ha ringraziato i ministri Raffaele Fitto, Andrea Abodi e Giancarlo Giorgetti, insieme a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato. L’amministrazione comunale, conclude Melucci, continuerà a lavorare con impegno e passione per garantire il successo dei Giochi del Mediterraneo 2026, un evento che lascerà a Taranto un’eredità inestimabile.

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