Taranto, maxi sequestro di prodotti petroliferi: tre indagati

TARANTO – La Procura della Repubblica di Taranto ha emesso un provvedimento di avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tre persone ritenute responsabili di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.

Stando a quanto emerge dalle indagini della Guardia di Finanza, nell’ agosto del 2021,  a seguito di un’analisi di rischio, i funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane e i militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Taranto hanno intercettato presso il Porto del capoluogo un carico di 20 containers contenenti oltre 450.000 litri di prodotto petrolifero, inizialmente dichiarato “olio lubrificante” proveniente dalla Lettonia. I controlli eseguiti sul carico hanno permesso di individuare gravi carenze nella documentazione che doveva accompagnare il prodotto per consentirne la regolare circolazione sia tra Stati membri che all’interno del territorio nazionale, da qui il sequestro.  Inoltre, in seguito ai successivi approfondimenti ed indagini delegate dalla Procura della Repubblica del capoluogo jonico, attraverso il prelievo di campioni, sarebbe emerso che il prodotto sequestrato era costituito da miscele di idrocarburi per essere impiegate come sostitutivi del gasolio per autotrazione, sebbene la loro classifica fiscale, desumibile dall’analisi chimico-fisica, fosse quella di un olio lubrificante. Le analisi sono state effettuate presso il Laboratorio Chimico ADM di Milano.

Tali prodotti petroliferi, convenzionalmente denominati “designer fuels”,  quasi sempre prodotti nell’Est Europa, sono miscele appositamente realizzate per essere classificate sotto il profilo merceologico come oli lubrificanti, preparazioni lubrificanti o solventi/diluenti, che vengono escluse dalla applicazione della tassazione ai fini accise e, conseguentemente, dagli stretti obblighi di tracciabilità e monitoraggio previsti dalla disciplina dell’Unione Europea in materia di circolazione dei prodotti energetici. In realtà hanno caratteristiche identiche a quelle del gasolio e sono, quindi, utilizzabili nella carburazione e combustione.

A seguito di ulteriori accurate indagini condotte dalla Guardia di Finanza è stato ricostruito l’intero percorso del prodotto petrolifero sequestrato, partito dalla Lettonia, inizialmente con destinazione Spagna e poi “dirottato” – per il tramite di una motonave proveniente da Malta – verso il porto di Taranto.  Per dieci dei venti containers, per i quali era stata impedita la possibilità di uscita dal Porto di Taranto mediante documentazione ritenuta illegittima, sono stati individuati tre presunti responsabili, ai quali è stato notificato il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini. Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

 

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