TARANTO – “Fatevene una ragione, quella fabbrica, per come è strutturata, fa già parte del passato, Taranto non ha più bisogno, lo ha detto l’assessore alla Cultura e Spettacolo del Comune di Taranto Fabiano Marti, esponente di Europa Verde criticando la gestione dello stabilimento da parte di ArcelorMittal, partner privato (con il 62% di quote) di Invitalia nella compagine societaria Acciaierie d’Italia. “Non sedersi ad un tavolo istituzionale – aggiungono riferendosi al fatto che il management di ArcelorMittal non si è presentato al vertice di ieri convocato dal ministro Adolfo Urso – è la conferma di ciò che purtroppo sì sapeva già da tempo. Il ricatto occupazionale continua a essere usato con molta disinvoltura, ma non serve più a tenere sotto schiaffo le istituzioni, locali e centrali, e le parti sociali”. Per i rappresentanti di Europa Verde, “la città di Taranto pretende rispetto, quel rispetto che è mancato dal primo giorno di ingresso della nuova società, in piena continuità con quanto avvenuto nei decenni precedenti. Il tempo delle false promesse è terminato. Accompagniamo questi signori all’uscita, concentriamoci sulle alternative capaci di realizzare la conversione ecologica così come hanno fatto a Bilbao, modello al quale – concludono Baldo e Marti – da sempre ci ispiriamo e che intravediamo nel percorso che l’Amministrazione, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, sta portando avanti”.
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