“Durante il consiglio monotematico sui Giochi del Mediterraneo, svoltosi nella giornata di giovedì 18 gennaio, Melucci ha scagliato dure critiche contro Emiliano e Turco, affermando che la sua “morte politica” è il risultato della nuova governance dei Giochi. Questa inaspettata performance del sindaco, che non ha risparmiato davvero nessuno degli ex alleati, solleva grandi dubbi sulle decisioni politiche prese nel corso degli anni in cui è stato primo cittadino, gettando ombre sulla trasparenza dell’azione amministrativa e sulla coerenza delle varie giunte che si sono succedute“. Lo afferma in una nota Mirko Maiorino del PLI Taranto.
”È interessante notare come la critica si sia estesa anche ai partiti che lo hanno sostenuto e credo che sia estremamente importante evidenziare un significativo ritardo nel denunciare le presunte pressioni subite. Questo, inoltre, fa sorgere molti naturali interrogativi sulla responsabilità politica che, a mio parere, coinvolge a 360° Melucci e quella che è stata la sua maggioranza. Perché parlare solo oggi di pressioni? Perché lasciar intendere, senza mai dirlo esplicitamente, che non siano del tutto lecite le indicazioni ricevute dal presidente Emiliano e dai partiti di maggioranza? Perché ribadire a più riprese che ha subito stalking, come politico e come uomo, e che la sua morte politica sia stata decisa a tavolino? Se pressioni ci sono state, e se sulla loro liceità il sindaco Melucci nutre dubbi, perché non denuncia i fatti alla magistratura piuttosto che affidare queste confessioni ad un intervento in consiglio comunale?“, si domanda Maiorino.
”Nel fervore delle accuse trasversali e senza esclusione di colpi di Rinaldo Melucci, si consumava anche il deposito delle firme per la mozione di sfiducia nel consiglio comunale. Le tre firme aggiuntive dei consiglieri del Pd Lucio Lonoce ed Enzo Di Gregorio, e dall’indipendente Gianni Liviano, si sono sommate alle dieci già raccolte da sottoscrittori di diverse fazioni politiche. Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale, si trova ora nella delicata posizione di dover convocare la seduta per discutere la mozione, e lo farà tra il 28 gennaio e il 18 febbraio. Il varco verso la fine dell’amministrazione Melucci richiederà, come ben sappiamo, il sostegno dei famosi diciassette voti. Gli occhi sono puntati su Massimiliano Stellato e Carmen Casula di Italia Viva, mentre Bitetti e Fornaro potrebbero essere determinanti nel definire le sorti politiche del sindaco“.
”Ritengo che l’unica scelta possibile, in un momento così delicato e cruciale per la nostra città, sia quello di tornare immediatamente al voto e di restituire dignità all’assise comunale, affinché torni ad essere luogo di confronto e costruzione per il bene di Taranto e non un triste palcoscenico sul quale far volare gli stracci tra ex“, conclude Mirko Maiorino.
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