L’amministrazione comunale di Taranto, guidata dal sindaco Rinaldo Melucci, è al centro di polemiche per la decisione di proseguire con il progetto di lottizzazione nell’area denominata “Comparto 32”, situata nella zona Cimino, vicino al futuro Ospedale San Cataldo. Tale scelta, secondo i rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle, contrasta con la necessità di una seria e concreta riqualificazione delle aree urbane già esistenti.
I consiglieri Francesco Nevoli e Gregorio Stano, in una nota congiunta, hanno espresso forti perplessità sull’approccio dell’amministrazione, definendolo “frettoloso” e privo di una chiara giustificazione basata su esigenze collettive. La lottizzazione, sottolineano, non solo sarebbe in contrasto con una precedente bocciatura espressa dal consiglio comunale, ma rischierebbe di penalizzare ulteriormente il commercio di vicinato, già colpito da una crisi strutturale senza precedenti.
Un impatto negativo sulla città e sui cittadini
Secondo gli esponenti del M5S, l’espansione urbanistica non risponderebbe a un bisogno reale e aggraverebbe fenomeni di spopolamento, svalutazione immobiliare e impoverimento socio-economico. Inoltre, i costi di esercizio derivanti da questa scelta potrebbero ripercuotersi sul bilancio comunale, con il rischio di nuovi aumenti di tasse per i cittadini.
Gli esempi delle città vicine, come Lecce, Foggia e Brindisi, dimostrano che le strutture ospedaliere possono essere integrate al tessuto urbano senza la necessità di nuove lottizzazioni, grazie a efficienti collegamenti di trasporto.
La posizione del Movimento 5 Stelle
I rappresentanti pentastellati ribadiscono il loro “no” a un ulteriore consumo di suolo ingiustificato e causa di degrado sociale ed economico. Al contrario, invitano l’amministrazione a puntare su un “lungimirante recupero urbano”, promuovendo interventi di riqualificazione di qualità che favoriscano la coesione sociale e incentivino investimenti privati.
La vicenda del Comparto 32 resta un tema cruciale nel dibattito sul futuro sviluppo urbanistico di Taranto, tra esigenze di modernizzazione e tutela del territorio esistente.
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