“Nella giornata di martedì nelle Commissioni Ecologia e Ambiente e Bilancio abbiamo chiesto al presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli, informazioni sulla stato di salute di tale partecipata del Comune di Taranto. Durante la riunione abbiamo richiesto notizie sulla sua esposizione debitoria nei confronti del personale, dei terzi e dei fornitori. Abbiamo sollecitato al Presidente il pagamento degli stipendi arretrati, ancora non corrisposti, verso tutto il personale interinale (agenzia Tempor) attualmente in forza che ha chiuso il contratto di lavoro giorno 30 Gennaio 2023”. Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali Massimo Battista Massimo (Una città per cambiare Taranto) e Luigi Abbate (Taranto senza Ilva).
”Inoltre abbiamo fatto presente che il servizio di raccolta differenziata a Taranto presenta tante, anzi troppe criticità, nonostante da circa 3 anni sia partito un nuovo servizio (vero fallimento di quest’Amministrazione!) – proseguono -. Il servizio di gestione dei rifiuti urbani deve essere svolto secondo criteri di efficienza, efficacia e trasparenza. La legge indica, come raccolta differenziata da raggiungere, il 65%, percentuale che i Comuni italiani avrebbero dovuto conseguire già nel 2012. La stragrande maggioranza dei rifiuti urbani prodotti a Taranto viene smaltita ancora come indifferenziata, il che significa che sarà destinata all’incenerimento o alla messa in discarica. Ne consegue che le percentuali delle frazioni, destinate a recupero e riciclo, sono ancora disastrose, nonostante gli annunci e i soldi spesi da parte di questa partecipata che, ricordiamolo, opera sotto la guida ed il controllo dell’amministrazione Melucci”.
”L’ultimo dato pubblicato riporta che la percentuale di raccolta differenziata nel 2022 è stata del 27,07% rispetto al già deludente 24,93% del 2021 – continuano Battista e Abbate -. Inoltre abbiamo voluto comprendere come mai sia stato sospeso il servizio di spazzamento meccanico che da circa 20 giorni non viene effettuato durante la giornata, così come previsto dal contratto di servizio tra il Comune di Taranto e Kyma Ambiente, siglato a Novembre 2020”.
”Inoltre – sottolineano i due consiglieri comunali -, non si capisce come mai la raccolta differenziata non sia partita in tutto il territorio tarantino, quando invece il sindaco Melucci, con una sua ordinanza datata aprile 2021, annunciava l’avvio della raccolta in tutti i quartieri del capoluogo tarantino. Purtroppo, come spesso accade, le risposte del Presidente sono state molto evasive: basta farsi un giro per la città e verificare lo stato di degrado in cui versa il nostro territorio, una città sporca e un servizio di raccolta differenziata fallimentare, nonostante i cittadini di Taranto paghino appunto un servizio molto costoso”.
”Risulta necessario un cambio di passo, ampliare le attività di raccolta e più in generale di decoro urbano, al fine di garantire il servizio previsto nel contratto: ciò per assicurare la vivibilità urbana. La situazione è catastrofica: concorsi per l’assunzione del personale bloccati per presunte irregolarità, raccolta differenziata fallimentare, pagamenti verso i dipendenti a contratto non corrisposti, pignoramenti e conteziosi verso terzi. Crediamo che l’Amministrazione Melucci dovrebbe iniziare a raccogliere quello che “dice” di aver seminato in questi 6 anni. Se questi sono i presupposti, la rinascita di Taranto rimarrà solo uno slogan di chi ostinatamente, molto probabilmente, non gira per la città”, concludono i consiglieri Massimo Battista e Luigi Abbate.
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